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SALUTE

Napoli: Medici in piazza. Zuccarelli (Anaao Assomed): "Campania ormai a pezzi, De Luca si faccia sentire con il Governo"

23 Novembre 2018 15:07 — De Luca incontra l’Intersindacale della Dirigenza Medica Veterinaria e Sanitaria.

"Vincenzo De Luca batta i pugni sul tavolo in Conferenza Stato Regioni, è ora di superare il blocco del turn over e di restituire dignità ai medici e ai pazienti. O cambiamo rotta o continueremo ad assistere a scene indegne come quella delle formiche al San Giovanni Bosco». Lo afferma Bruno Zuccarelli, vicesegretario nazionale con delega al Mezzogiorno, in occasione della protesta che stamane ha portato i camici bianchi a protestare in piazza a Napoli. «La Campania è in ginocchio per anni di tagli indiscriminati. Abbiamo ancora negli occhi – ribadisce Zuccarelli – le immagini dei medici del pronto soccorso di Nola e dei pazienti curati a terra, gli scandali che hanno travolto l’Ospedale San Paolo e adesso il San Giovanni Bosco e addirittura morte di una collega che ha contratto la Tbc». Zuccarelli punta poi il dito contro l’esecutivo giallo-verde che «sta tradendo il suo stesso contratto di governo. Roma – dice - non valorizza le professionalità mediche, relega in coda il tema della sanità pubblica e non si preoccupa di un contratto scaduto da oltre 9 anni. Questo mancato rinnovo contrattuale fa parte di un comportamento irresponsabile, che contraddice tra l’altro quanto scritto sulla piattaforma Rousseau dove si parla di tutela del servizio sanitario nazionale”.   

«Siamo soddisfatti per l’apertura dimostrata dal governatore Vincenzo De Luca». E’ questo il commento arrivato al termine dell’incontro tra l’Intersindacale della Dirigenza Medica Veterinaria e Sanitaria e la struttura commissariale regionale sui temi della sanità. Incontro arrivato al culmine della manifestazione che stamane ha visto la partecipazione di centinaia di camici bianchi. Al governatore Vincenzo De Luca i sindacati hanno chiesto in primo luogo un impegno forte sul Tavolo Conferenza Stato Regioni per il rinnovo del contratto nazionale, fermo da ben nove anni. Una forzatura sullo sblocco delle assunzioni, al fine di compensare,  almeno in parte, l’emorragia di dirigenti medici, sanitari e veterinari avuta negli ultimi anni che si accentuerà ulteriormente ove passasse la quota 100. Un forte intervento per dare sicurezza ai precari che “scadono” il 31/12/2018 e che rischiano di andare a casa. E se questo avvenisse il Servizio sanitario regionale collasserebbe. «Vincenzo De Luca - dicono i sindacalisti - nel riferire dell’incontro avuto ieri a Roma ha evidenziato di essere al fianco della categoria in  quella che ha definito “una legittima battaglia”, assicurando che per il contratto si prodigherà sul Tavolo della Conferenza Stato Regioni. Ci ha rassicurati sull’approvazione del Piano Ospedaliero che ritiene si realizzerà entro dicembre, aprendo così alla stabilizzazione degli altri precari. Anche su questo il governatore ha assicurato che “solleciterà, personalmente, i direttori generali affinché realizzino le procedure di stabilizzazione. Ultimo impegno, quello di procedere ad un ulteriore piano di assunzione di personale al fine di limitare il pensionamento già avuto e che è in itinere».

23 Novembre 2018 15:07 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2018 15:07
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