23 Aprile 2024 - Aggiornato alle 22:40
CRONACA

Napoli: Murales della camorra, attacchi e minacce a Borrelli

04 Febbraio 2021 12:29 — Borrelli: “Se non si interviene, se l’amministrazione non prende una decisone, la città diverrà una terra in mano alla delinquenza e la gente perbene dovrà andare via.”

L’incessante battaglia portata avanti da diversi mesi dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli sui murales e gli altarini della camorra e della criminalità, esplosa con più forza dopo la realizzazione di opere abusive dedicate ai baby-rapinatori Luigi Caiafa ed Ugo Russo, ha scatenato l’ira da quella parte di popolazione accumunata da una mentalità che tollera, sostiene ed idolatra la criminalità.

Da questa fazione sono pervenute al Consigliere Borrelli una serie di insulti e minacce, spesso non troppo velate, di individui che promettono ritorsioni e vendette se si continua a chiedere la rimozione dei murale della camorra. In altri casi alcuni utenti, guarda caso su tik tok,  attraverso una serie di considerazioni sconnesse, tentano di smontare la tesi di Borrelli cadendo in contraddizione con sé stessi e con i concetti di rispetto per la vita umana a cui essi fanno spesso riferimento parlando della questione Russo e Caiafa, morti perché appunto nessuno mai li ha indirizzati verso una vita senza crimini, perché nessuno mai ha fatto capire loro che quello della criminalità non era un mito da inseguire ma una vergogna da combattere. Addirittura arrivano a sostenere che non bisogna combattere gli abusi per un rispetto generico ai morti.

“La questione murale ed altarini della camorra sta dimostrando come ci sia un certo numeroso di persone pro-camorra e criminalità, e le loro minacce, il loro modo di pensare ed agire simile al modus operandi dei boss lo testimonia.

È su questa mentalità che bisogna agire, la questione murale ha proprio questo scopo. È quello che deve fare l’amministrazione cittadina, una volta per tutte, deve decidere di intervenire e rimuovere le opere della criminalità prima che sia tardi e che la cultura camorristica dilaghi irrefrenabilmente. A quel punto tutte le sfumature di grigio tenderanno nettamente al nero e la gente che vuole la legalità sarà costretta andare via. Dovremo abbandonare le nostre case e lasciare le chiavi ai delinquenti e ai camorristi, è questo che dovremo fare se non si interviene con decisione e si cerca il dialogo e la comprensione con la criminalità diffusa come troppi politici e colletti bianchi fanno da tempo per ottenere voti e prebende. Serve la tolleranza zero e il pieno rispetto delle leggi”. Queste le parole di Borrelli.

04 Febbraio 2021 12:29 - Ultimo aggiornamento: 04 Febbraio 2021 12:29
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