A nove mesi dalle elezioni comunali finalmente si nominano gli Assessori nelle dieci Municipalità cittadine. Tutto ciò dopo un impasse senza precedenti che ha creato non poche difficoltà ai 10 Presidenti che si sono visti aprire a loro carico finanche un procedimento penale per omissione di atti di ufficio da parte della Procura della Repubblica ed hanno dovuto subire un ultimatum lanciato direttamente dal Sindaco Manfredi che con una nota il 14 giugno scorso minacciava che, trascorsi inutilmente altri 15 giorni, si sarebbe avvalso dei poteri sostitutivi nominando egli stesso direttamente gli assessori.
Chiariamo che se ritardo c'è stato non è colpa solo dei Presidenti, a cui comunque spetta formalmente la nomina della Giunta con proprio decreto, bensì delle indicazioni che sono venute a mancare, come da prassi politica consolidata, da parte dei partiti che compongono la maggioranza che, evidentemente, in nove mesi non si sono messi d'accordo sui nomi.
E tutto ciò lo si evince ancora oggi allorquando abbiamo modo di leggere, a nomine compiute, che qualcuno, probabilmente rimasto molto deluso, afferma di non aver avuto modo di comprendere nè il metodo nè il criterio usato nelle scelte che si sono fatte e si stanno facendo.
Queste polemiche, al di fuori dei consessi istituzionali, fatte da chi dovrebbe dedicarsi esclusivamente al funzionamento della macchina comunale, poichè a tanto deputato, appaiono del tutto infruttuose e di certo non interssano i cittadini il cui solo fine è quello di avere organi nel pieno delle loro funzioni per la gestione amministrativa della cosa pubblica.
E allora spazio alle competenze e si inizi a lavorare tutti insieme per Napoli.