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Napoli: O Capitano mio Capitano, arrivederci a presto!

05 Febbraio 2019 14:48 —

Il Capitano è andato. Marek Hamsik non è più un calciatore del Napoli, ha firmato un triennale da nove milioni l’anno con il Dalian Yifang, club cinese, per l’ultimo contratto importante della sua carriera prima, con ogni probabilità, di tornare a Napoli con un incarico dirigenziale. D’ora in poi vedremo una squadra diversa, la prima dell’era De Laurentiis senza il numero 17 dal ritorno in Serie A. Una partenza dolorosa, perché trattasi di una bandiera che si ammaina, l’ennesima nel mondo del calcio, l’ultima del Napoli in attesa che Insigne ripercorra le stesse orme. Marek ha vestito la maglia azzurra più di tutti; l’ha tenuto indosso per 12 anni e vi sono generazioni di tifosi che nemmeno conoscono un Napoli senza Marek da Banska Bystrica, partenopeo d’adozione. Il Capitano ha battuto tutti i record; ben 520 presenze in azzurro e 123 gol segnati, record assoluti societari che ben spiegano l’importanza dello slovacco all’ombra del Vesuvio. I tifosi sognavano un finale di carriera in azzurro, ma il numero 17 ha optato per altro, come prima di lui hanno fatto tanti grandi campioni. Del Piero l’esempio lampante in Italia; lasciata la Juve, è emigrato prima in Australia, poi in India mentre – per restare in tema di ruolo – anche Xavi ed Iniesta hanno scelto una parabola differente. I due, cresciuti nel Barcellona, hanno lasciato il club blaugrana ma non il calcio; Xavi ha optato per un finale di carriera all’Al-Sadd (tornerà in Catalogna con la carica di vice presidente appesi gli scarpini al chiodo), Iniesta per il Giappone, al Vissel Kobe. Una scelta sicuramente poco romantica, mirata soprattutto a chiudere la carriera con un contratto davvero pesante ed un ingaggio imponente; nel calcio, però, le belle favole sono sempre più rare. Un solo rammarico per il Capitano, il leader silenzioso che, molto probabilmente, sarà l’ultimo ad aver indossato la maglia numero 17; il Presidente, infatti, sta pensando di ritirare la casacca dell’uomo dei record. Un solo rammarico, dicevamo; quello di aver vinto troppo poco con il Napoli, di aver alzato al cielo pochi trofei rispetto a quanti ne avrebbe meritati. Uno scudetto, almeno uno, avrebbe dovuto conquistarlo. Probabilmente – se lo augurano i tifosi azzurri – lo conquisterà da dirigente degli azzurri. Oggi, intanto, ha svolto – con ogni probabilità – l’ultimo allenamento con i compagni; l’ha disputato vincendo anche la partitella interna, proprio come è arrivato il successo alla sua ultima al San Paolo, sabato scorso contro la Sampdoria.  

Giovanni Spinazzola

05 Febbraio 2019 14:48 - Ultimo aggiornamento: 05 Febbraio 2019 14:48
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