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CRONACA

Napoli: San Giorgio a Cremano, blitz dei Carabinieri contro il clan “Troia”

12 Dicembre 2017 09:47 —

E’ in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli per l’esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal locale GIP a carico di 37 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di associazione dedita allo spaccio di stupefacenti e di banconote false, sodalizi operanti a San Giorgio a Cremano e zone limitrofe e riconducibili alla famiglia “Troia”. Nel corso delle indagini dirette e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i militari dell’Arma hanno documentato che la gestione delle “piazze di spaccio” di cocaina, crack, marijuana ed hashish era stata motivo di scontro con altre organizzazioni criminali e dato luogo a numerose azioni violente, tra le quali l’esplosione, ad aprile 2016, di una autobomba posizionata nei pressi dell’abitazione della reggente del clan.

In data odierna, personale della Compagnia dei Carabinieri di Torre del Greco e della Stazione di San Giorgio a Cremano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 40 persone ritenute responsabili di associazione di stampo mafioso, associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e di banconote false, operanti a San Giorgio a Cremano e zone limitrofe, riconducibili alla famiglia Troia.
Le attività di indagine, consistite in intercettazioni dei colloqui in carcere e di corrispondenza, intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che in servizi di osservazione e nell’acquisizione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati dalla Procura di Napoli, hanno consentito di ricostruire l’operatività del clan Troia a decorrere dall’anno 2010, di accertare che la direzione dell’organizzazione è stata affidata nel periodo di detenzione di Troia Vincenzo e Troia Francesco, alla madre di questi ultimi, Iattarelli Immacolata e di acquisire elementi non solo in ordine alla gestione esclusiva ed assoluta da parte del clan Troia delle piazze di spaccio sul territorio, con l’imposizione di tangenti ai capi piazza, ma anche allo svolgimento di altre attività illecite, tra le quali la spendita di banconote false da 100,00 euro. Grazie gli elementi raccolti è stato possibile ricostruire l’intero organigramma dell’associazione, di individuarne il “modus operandi”, di circoscrivere i ruoli assunti da ciascuno degli indagati, di identificare tutti i soggetti coinvolti e di risalire ai luoghi di occultamento della sostanza stupefacente -cocaina, marijuana, hashish, crack. La gestione delle piazze di spaccio ed il controllo del territorio di san Giorgio a Cremano sono state anche fonte di una faida con altre organizzazioni criminali e hanno dato luogo a numerose azioni violente tra le quali l’esplosione, nel mese di aprile 2016, di un’autobomba posizionata nei pressi dell’abitazione di Iattarelli Immacolata.

12 Dicembre 2017 09:47 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre 2017 12:25
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