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CULTURA&SPETTACOLO

Napoli: Serata Picasso-Massine, in scena Parade e Pulcinella al Teatro Grande degli Scavi di Pompei

26 Luglio 2017 10:10 — 27/28/29 luglio 2017 - Con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma.

Domani giovedì 27 luglio debutta al Teatro Grande degli Scavi di Pompei la Serata Picasso-Massine con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato. Un programma speciale promosso dal Parco archeologico di Pompei in collaborazione con Mondadori Electa per celebrare il viaggio che Picasso compie nel 1917 in Italia insieme a Jean Cocteau per lavorare con i Balletti Russi a Parade. Durante il soggiorno l’artista visita Roma, Napoli e Pompei. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo celebra il centenario di quel viaggio di Picasso con importanti iniziative e mostre, quali l’esposizione, appena conclusa, Picasso e Napoli: Parade, nelle sedi del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli e nell’Antiquarium degli Scavi di Pompei. Da domani giovedì 27 a sabato 29 luglio 2017 i Primi Ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma faranno rivivere i personaggi e la magia dei balletti Parade e Pulcinella. Il Balletto Parade nasce a Roma nel 1917 dalla collaborazione – magistralmente orchestrata dall’impresario dei Balletti Russi, Sergej Djagilev – tra Pablo Picasso, Jean Cocteau, Léonide Massine ed Erik Satie, quest’ultimo rimasto però in Francia. Il celebre scrittore Guillaume Apollinaire vede in questa collaborazione un Esprit Nouveau e nel programma di sala afferma: “Parade sconvolgerà non poco le idee degli spettatori”. Parade è pensato fin da subito dai suoi creatori come un balletto nuovo e rivoluzionario, dove per la prima volta danzano costumi-scultura tridimensionali, su una partitura coreografica innovativa fatta di movimenti asciutti e veloci. L’ambientazione è il presente dell’epoca, una strada di Parigi in cui alcuni artisti appartenenti all’universo del circo e del music-hall – un mago cinese, una giovane ragazza americana e due acrobati – si esibiscono con l’intento di attirare gli spettatori. Parade porta in scena personaggi contemporanei che Massine ritrae in occupazioni quotidiane, si differenzia per questo dagli altri balletti, basati principalmente sul mito, sulle fiabe e sul folklore ed esercita una forte influenza sul repertorio ballettistico del ventesimo secolo. Parade è rappresentato in prima assoluta il 18 maggio 1917 al Théâtre du Châtelet di Parigi, in piena guerra, ma tutta la sua modernità, volta a catturare gli aspetti più sfacciati, volgari e vivaci della natura umana, non viene colta dal pubblico che grida allo scandalo. I personaggi del balletto si esibiscono in danze molto vicine alla spettacolarità popolare, che poco si sposa con l’immagine seria e sublime che gli spettatori del tempo avevano dei ballerini russi. Tuttavia, Parade non è un esempio di teatro di varietà, ma una trasformazione artistica di esso. I suoi quattro geni creativi, Picasso, Cocteau, Massine e Satie – abituali frequentatori del circo, del cinema e del music-hall – sono i collaboratori ideali per un progetto pensato con l’obiettivo di portare nel balletto un po’ della vitalità e della schiettezza del teatro popolare. Picasso recupera il tema del circo a lui caro per il famoso sipario del balletto e realizza una scenografia e dei costumi non convenzionali. Satie compone una musica che include sonorità realistiche e quotidiane. Il ruolo di Cocteau è determinante: crea il progetto, ne scrive il soggetto, partecipa a ogni aspetto della sua evoluzione artistica e coinvolge entusiasticamente Picasso e Satie in questa avventura. Al Teatro Costanzi, Parade è stato danzato per la prima volta nel giugno del 1964 dalla compagnia ospite Il Balletto del XX secolo di Maurice Béjart e solo il 6 febbraio 2007 dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera. Pulcinella, balletto in un atto ambientato nella città di Napoli, è andato in scena per la prima volta il 15 maggio del 1920 al Teatro dell’Opéra di Parigi e la “provocazione visiva” di Picasso ha subito riscosso il consenso dei presenti. Triplice è la firma: la musica di Igor Stravinskij, la coreografia di Léonide Massine, la scenografia e i costumi di Pablo Picasso. L’idea nasce dalle suggestioni raccolte da Diaghilev, Stravinskij, Massine e Picasso durante i due viaggi nella città di Napoli e la gita a Pompei, nel marzo e nell’aprile del 1917. Fonte d’ispirazione per il balletto sono le atmosfere vissute nei vicoli e nei mercati napoletani, il fascino per la città antica di Pompei e la grande tradizione della Commedia dell’arte italiana. Picasso e Stravinskij, durante il secondo viaggio, restano affascinati dalla forza espressiva di uno spettacolo teatrale di matrice dialettale, notando come si possano superare le barriere della lingua trascinando il pubblico con una dinamica vena popolare. A suggerire il soggetto del balletto è il ritrovamento di un manoscritto nella Biblioteca Nazionale di Napoli, incentrato sulla celeberrima maschera di Pulcinella. I concepteurs cominciano a lavorare intorno alla figura di Pulcinella dandogli una forma del tutto originale. Stravinskij, nel comporre la musica, intraprende una nuova direzione e realizza la prima composizione neoclassica, il cui materiale tematico è tratto da Giovanni Battista Pergolesi ma rielaborato in chiave moderna. Il compositore russo più tardi affermerà che Pulcinella è stato la sua scoperta del passato, l’epifania grazie a cui tutta la sua opera posteriore è diventata possibile, uno sguardo all’indietro, il primo di molti amori in quella direzione, e anche uno sguardo allo specchio. Massine, per supplire alla mancanza di espressività nel volto di Pulcinella che indossa una maschera, crea una coreografia non solo ricca di valori pantomimici ma in grado di modellare espressivamente il corpo dei danzatori.

26 Luglio 2017 10:10 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2017 10:10
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