Somma Vesuviana si è riappropriata di uno dei momenti più sentiti della sua storia religiosa. Una festa del popolo, ricca di fervore religioso e di illimitata riverenza per la miracolosa immagine, che da sempre nei momenti più tristi ha sempre dispensato di benefiche grazie il suo popolo e quello delle genti dei paesi vicini. La scadenza naturale della sua discesa era prevista per il 2020, ma la pandemia aveva bloccato il suo arrivo in città. La Madonna, quindi, questo mese è stata una pellegrina lungo un itinerario, che ha toccato varie località del territorio e le chiese e parrocchie cittadine, Insigne Collegiata (21 maggio), S.M. di Costantinopoli (22), San Sossio (23), S. Croce in S. M. del Pozzo (24), San Domenico (25), e San Giorgio oggi. Il servizio di portare in spalla la statua della Vergine è un gesto di venerazione e devozione che tutti, indistintamente, hanno vissuto. Sono stati presenti i componenti delle paranze di Castello, per offrire la loro spalla. Al complesso bandistico dell’ Associazione musicale Antonio Seraponte sono stati affidati i suggestivi momenti.
Domani, sabato 27 maggio alle ore 19:00, data la grande circostanza, in Piazza Vittorio Emanuele III si terrà una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana, concelebrata alla presenza di tutti i parroci e sacerdoti locali. Al termine ci sarà l’atto di affidamento alla Madonna di Castello e la consegna delle Chiavi della Città.
La statua tornerà in serata alla Collegiata per far ritorno, definitivamente, nella sua chiesetta il giorno seguente, 28 maggio.