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CULTURA&SPETTACOLO

Napoli: "Tunisi canta Napoli"

27 Agosto 2019 15:00 — Questa sera nel Cortile di Castel Nuovo alle ore 21.

Appuntamento imperdibile quello di martedì 27 agosto alle 21:00 al Cortile del Maschio Angioino, dove gli artisti tunisini M’Barka Ben Taleb e Marzouk Mejri si esibiranno in un concerto che si preannuncia come un vero e proprio evento culturale a 360 gradi.
Infatti, oltre all’incontro tra le melodie nordafricane ed i brani classici della canzone partenopea riletti dai due artisti, sul palco ci sarà l’esibizione delle danzatrici Sabrina Severino ed Elvira Maione sul ritmo popolare tunisino “Fazzani”, mentre l’artista Vincenzo Franco sarà l’artefice di una “contaminazione” tra l’arte della ceramica, quella della musica, della danza e del canto. Sulla scorta dell’esperimento compiuto dall’artigiano con il chitarrista Al Di Meola a Cerreto Sannita e alcune lampade da lui realizzate ed esposte presso la Casina Pompeiana nella Villa Comunale di Napoli, la Ben Taleb ha voluto fortissimamente aggiungere un altro tassello artistico al suo sempre originale “live-act”. Dunque, Vincenzo Franco, accompagnato da tutte le altre forme espressive sul palco, darà vita e forma dal vivo all’argilla trasformandola in preziosa ceramica realizzata in simbiosi con quanto gli accade intorno.

Ad accompagnare M’Barka Ben Taleb (voce e percussioni) e Marzouk Mejri (voce, percussioni, nay, bendir, clarinetto) il consolidato gruppo di affermati musicisti Raffaele Vitiello alla chitarra, ud e saz, Arcangelo Michele Caso al violoncello e bouzouki, Gianluca Mercurio alle percussioni, assieme alla vocal Laura Cuomo.
Insomma, una serata davvero unica, nel segno della contaminazione artistica, ma anche e soprattutto nella direzione delle radici comuni di Paesi ed identità lontane quanto comuni, che si ritrovano attraverso le strade delle sensibilità più diverse.

Per Info e prenotazioni: 3935361783
Prevendite disponibili sul Go2 & 

M’Barka Ben Taleb, cantante italo-tunisina da anni residente a Napoli e definita dalla stampa “la leonessa magrebina”, canta in lingua araba, francese e napoletana, mescolando ogni melodia per creare nuovi, apprezzatissimi, sound. Autrice di brani di musica etnica, ha rivisitato e filtrato con la sua sensibilità diverse canzoni napoletane, tra cui Indifferentemente, nel suo primo album “Alto Calore” ispirato alla protezione dell’acqua. In più, Nun te scurda’ e Luna Rossa, senza dimenticare le rielaborazioni dei classici italiani dell’album “Passion Fruit”. Insomma, un’artista a tutto tondo che con la sua “world music” ha girato il mondo.
La sua voce è ogni giorno in onda su Rai Uno, dove interpreta la sigla del programma Onda Blu. Collaboratrice di musicisti internazionali ha preso parte in ben cinque film (“La stanza dello scirocco”, con Giancarlo Giannini, “Toto’ Sapore”, con i fratelli Bennato, “Passione” di e con John Turturro, e il Cortometraggio “Vedi Napoli e poi non muori” di Fernando Maddaloni, vincitore del premio Humaniter. 
Ancora con Turturro ha partecipato a “Gigolo’ per caso – Fading Gigolo'”, recitando al fianco di attori del calibro di Woody Allen, Sharon Stone, Vanessa Paradise. Inoltre, nella colonna sonora di “Non c’è più religione” di Luca Miniero, ha ricevuto grandi apprezzamenti dalla critica la sua versione di un classico della canzone napoletana, “Guaglione”.

M’Barka Ben Taleb, cantante italo-tunisina da anni residente a Napoli e definita dalla stampa “la leonessa magrebina”, canta in lingua araba, francese e napoletana, mescolando ogni melodia per creare nuovi, apprezzatissimi, sound. Autrice di brani di musica etnica, ha rivisitato e filtrato con la sua sensibilità diverse canzoni napoletane, tra cui Indifferentemente, nel suo primo album “Alto Calore” ispirato alla protezione dell’acqua. In più, Nun te scurda’ e Luna Rossa, senza dimenticare le rielaborazioni dei classici italiani dell’album “Passion Fruit”. 
Insomma, un’artista a tutto tondo che con la sua “world music” ha girato il mondo.
La sua voce è ogni giorno in onda su Rai Uno, dove interpreta la sigla del programma Onda Blu. Collaboratrice di musicisti internazionali ha preso parte in ben cinque film (“La stanza dello scirocco”, con Giancarlo Giannini, “Toto’ Sapore”, con i fratelli Bennato, “Passione” di e con John Turturro, e il Cortometraggio “Vedi Napoli e poi non muori” di Fernando Maddaloni, vincitore del premio Humaniter.

Marzouk Mejri, cantautore e polistrumentista tunisino. Nato a Tebourba, a circa 30 km dalla capitale Tunisi, in una famiglia di musicisti. E’ il padre, maestro di percussioni a instradare il suo naturale talento che lo porta a conseguire il diploma al conservatorio di Tunisi. Attento studioso delle tradizioni popolari, si perfeziona nel canto e nello studio degli strumenti a fiato (nay e zoukra), mentre continua la sua ricerca nel campo delle percussioni (bendir, tar e tabla tunisina), ma è la darbouka lo strumento con il quale raggiunge livelli virtuosistici assoluti. Da circa 23 anni vive a Napoli, dove ha collaborato con numerosi noti musicisti tra cui Daniele Sepe, Jamese Senese, Peppe Barra, 99 Posse, Eduardo De Crescenzo, Enzo Avitabile, Modena City Ramblers e tanti altri.
Nel 2009 ha pubblicato il suo primo disco da solista intitolato “Genina”. Nel suo repertorio la musica classica tunisina, malouf, si incontra con gli stambeli, i canti del sud della Tunisia. In uscita a gennaio 2018 il cd Fanfara Station, un progetto che vuole celebrare la storia migrante del Mediterraneo, i flussi che sempre hanno connesso il medioriente al Magreb e al sud dell’Europa.

27 Agosto 2019 15:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto 2019 15:00
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