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POLITICA

Napoli: Universiadi, neanche alla fine si placa la polemica tra chi ha fatto tutto e chi ha fatto niente

15 Luglio 2019 14:48 —

Le Universiadi sono terminate e non si placa la polemica tra i fautori del "chi ha fatto tutto", De Luca e la Regione, e chi "ha fatto niente", De Magistris e il Comune di Napoli. Come al solito le parti si dividono sui social a colpi di post, talvolta feroci e incandescenti. Ci sono coloro che ringraziano De Magistris e quelli che rispondono che deve essere ringraziato solo De Luca e la Regione in quanto il Sindaco e l'amministrazione comunale hanno fatto poco o nulla e si vogliono prendere meriti che non gli appartengono. Sulla pagina ufficiale Facebook del Sindaco il primo cittadino scrive: "Le Universiadi Napoli 2019 si sono concluse. E' stato un grande successo per la nostra Città". "In pochi mesi è stato fatto a Napoli un lavoro straordinario. Un anno fa Governo nazionale e Governo regionale erano per l'annullamento o il rinvio dell'evento perchè ritenevano che Napoli non ce la potesse fare. Ci dovemmo impuntare noi del Comune di Napoli e la Fisu, accollandoci ogni rischio, per dire che Napoli avrebbe vinto la sfida. A tutti quelli che nei mesi scorsi hanno intossicato ed avvelenato il clima, creato ostacoli, scommesso sui passi falsi, goduto dei problemi che abbiamo dovuto superare, a quelli che hanno pensato che bastasse solo mettere i soldi pubblici destinati alla Città per costruire una propaganda da fare invidia ai peggiori regimi, rispondiamo con un sorriso della nostra amata maschera napoletana di Pulcinella. Avverto, invece, l'esigenza, il dovere e il piacere di ringraziare tutte le persone artefici di questo successo stupendo della nostra Città. Le donne e gli uomini: del Comune di Napoli e di tutte le aziende partecipate che hanno lavorato con abnegazione, competenza e passione; delle forze di Polizia di Napoli ed aggregate da tutta Italia che hanno garantito molto bene la sicurezza; di tutte le altre istituzioni operanti in Città. I volontari davvero eccezionali e i napoletani per aver gestito bene i disagi che anche abbiamo dovuto vivere in Città per garantire la riuscita al meglio dell'evento. Un grande lavoro di squadra di una grande e potente capitale del mondo. Da oggi Napoli, grazie anche alla sua autonomia che ci siamo conquistati, è più forte ancora. Siamo la Città italiana al top per impianti sportivi, al top per attrattività culturale e turistica, ai vertici per energia umana e qualità della vita. Avete letto bene, qualità della vita: in questi giorni tutti gli ospiti hanno espresso il desiderio di ritornare a Napoli perchè hanno vissuto benissimo". Non vogliamo entrare nel merito della polemica inerente il ruolo che l'amministrazione De Magistris ha avuto nell'organizzazione delle Universiadi ma l'affermazione che Napoli sia al top per qualità della vita è lapalissianamente del tutto destituita di ogni fondamento. E, quindi, non può passare inosservata anche se il personaggio ci ha abituati a dichiarazioni apparse, a volte, del tutto fantasiose quali l'istituzione della flotta partenopea. Bisogna ricordare, giocoforza a De Magistris, che non basta una manifestazione sportiva, durante la quale tra l'altro "nella città  dell'amore" ci sono stati casi clamorosi di scippi e furti agli atleti, per fare di Napoli la città top per qualità della vita. Difatti, tornando con i piedi per terra, secondo la classifica stilata dal prestigioso quotidiano della Cei, Avvenire, Napoli è 106esima, davanti solo a Crotone. Questi sono dati inconfutabili, il resto sono chiacchiere. 

Antonio Pianelli 

15 Luglio 2019 14:48 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2019 14:48
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