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PARMA-NAPOLI: Milik torna a ruggire

24 Febbraio 2019 21:39 —

Il Napoli risorge dalle sue ceneri, Milik torna a ruggire. Solo buone notizie dalla trasferta di Parma, con gli azzurri che spezzano la serie negativa in campionato lontano dal San Paolo con una prova convincente, la migliore possibile nella settimana che si concluderà con Napoli-Juventus, il big match sempre molto sentito a queste latitudini. L’assenza di Insigne proprio non s’è fatta sentire e Luperto ha ben sostituito Maksimovic nella ripresa, con il serbo vittima di un problema alla caviglia. Gli azzurri sono scesi in campo con la mentalità giusta, soprattutto nel primo tempo; nel 4-4-2 di Ancelotti Hysaj a sinistra e Malcuit sull’out opposto hanno giocato a tutta fascia, puntando molto sulle sovrapposizioni e sfruttando anche gli accentramenti di Zielinski e Callejon dentro al campo, pronti a dare manforte all’attacco azzurro per una squadra super offensiva. S’era già vista contro lo Zurigo questa mossa, ed Ancelotti ha voluto riproporla conscio e fiducioso nelle qualità dei suoi uomini. Fiducia a Mertens, ancora a secco ma pimpante ed in un Milik strepitoso, autore di una doppietta che porta l’attaccante a quota 14 nella classifica marcatori, tutti realizzati senza l’ausilio di rigori (Ronaldo, il capocannoniere, ne ha segnati 19 con cinque penalty, tanto per rendere l’idea). Il Napoli, però, è apparso in una buona condizione fisica, la notizia più importante alla luce di una stagione che entra nel vivo, con impegni fondamentali a stretto giro di posta. Il poker rifilato al Parma porta le firme di Zielinski, Milik – doppietta – per un Napolonia spezzato solo dalla rete di Adam Ounas, in un momento davvero brillante; l’algerino è stato messo davanti alla porta da Verdi ed i due mostrano già un’intesa vincente, certamente un’arma in più, una freccia avvelenata nella faretra di Ancelotti. Il gioco, agli azzurri, non era mancato, nemmeno nelle scorse settimane; eppure stavolta la squadra ha inserito due ingredienti importanti, la velocità di pensiero e la cattiveria. Al di là del gesto tecnico di Arek Milik, straordinario su punizione – calciata bassa sotto la barriera, su suggerimento di Ancelotti – la squadra partenopea ha mandato al manicomio gli avversari, con tocchi di prima ed azioni d’attacco irrorate da tutti i calciatori, molto alti e partecipi alla manovra, con il solo Allan deputato a far legna ma con piedi educati tali da rendersi importante anche negli ultimi 20 metri. Vocazione offensiva mostrata appieno al Tardini, perché la squadra di Ancelotti è moderna ed europea, devastante quando in forma ed ha campo. L’Europa League è certamente l’obiettivo prioritario, ma questa squadra può certamente togliersi qualche soddisfazione in campionato, con il secondo posto blindato ed una Juve da affrontare al San Paolo senza timori reverenziali, a testa alta. La strada è quella giusta, Ancelotti la guida da seguire, perché insieme si può andare lontano.  

Giovanni Spinazzola

24 Febbraio 2019 21:39 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2019 21:39
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