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POLITICA

Renzi: Noi con i garantisti gli altri con i giustizialisti. E a Sarri: "Sulle Poste Italiane ha fatto un autogol"

13 Febbraio 2020 11:40 — Sulle Poste Italiane Sarri ha fatto autogol.

27 febbraio, Giustizia Giusta a Roma. Così Matteo Renzi nella sua e-news "Intendiamoci, sulla battaglia della giustizia giusta non molliamo perché è una questione di civiltà. Ci sono più di mille innocenti mandati in carcere ogni anno. Lo Stato spende milioni e milioni di euro per i casi di malagiustizia. La Corte Costituzionale ha affrontato ieri i primi ricorsi contro le leggi di Bonafede dello scorso anno e ha già pronunciato la prima sentenza di incostituzionalità. E chiaramente incostituzionale è anche la proposta contenuta nel c.d. Lodo Conte. Dunque: su questo tema, non si molla. Noi con i garantisti, gli altri con i giustizialisti. Perché il garantismo sta al giustizialismo come la democrazia sta alla dittatura. Ieri, intanto, si è votato il Lodo Annibali alla Camera: se fosse passata la proposta di Lucia Annibali, sarebbe tornata in vigore la legge del PD fatta da Orlando & Gentiloni. Invece il PD - incredibilmente - pur di votare contro Italia Viva, ha tenuto in vigore la legge populista fatta da Bonafede & Salvini. A tutti quelli che mi dicono: ma perché hai fatto la scissione? Da ieri posso rispondere anche: perché un partito che sceglie il giustizialismo contro il garantismo non è più casa mia. E ho come l’impressione che i riformisti del PD non abbiano compreso che cosa ci sia scritto dentro il Lodo Conte. Appena lo leggeranno e lo capiranno ci sarà da divertirsi. Per chi è interessato a seguire nel merito suggerisco di seguire il Presidente dell’Unione delle Camere Penali, Gian Domenico Caiazza. Quanto a Bonafede, che ci accusa di molestarlo (ma l’ex DJ avrà mai letto il codice penale? Lo sa che la molestia è un reato?), noi auguriamo al Ministro buon lavoro. Gli diamo due mesi di tempo. Se le cose cambiano, bene. Altrimenti ci vediamo in Senato. 

E da marzo si inizia a girare in tutta Italia con “La Mossa del Cavallo”. Toccheremo 100 località in tutta Italia. E parleremo di politica, delle questioni internazionali, delle tasse da buttare giù".

Pensierino della sera. L’allenatore della Juve, Maurizio Sarri, ha detto in conferenza stampa: "se non volevo esami, andavo a lavorare alle Poste". È un modo di dire tipico del passato, quando le Poste erano percepite come un carrozzone. Oggi Poste Italiane è una delle aziende più innovative del Paese, sia sulla consegna che sull’innovazione, i pagamenti digitali, il mondo cyber. Senza volerlo - immagino - Sarri è stato offensivo. Penso che, se andiamo a rivedere che cosa è accaduto alle Poste, e non solo alle Poste, in questi anni ci accorgiamo di una trasformazione straordinaria delle aziende italiane. Quelle che hanno attraversato la crisi e sono rimaste in piedi, sono oggi leader di mercato, efficienti, dinamiche, piene di energia. Poste Italiane sarà una delle aziende più forti nei prossimi 20 anni perché ha saputo scommettere sul futuro. Io intanto faccio i complimenti all’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, e a tutti i suoi colleghi. Quello di Del Fante è stato davvero un lavorone. Quello di Sarri semplicemente un autogol.

 

13 Febbraio 2020 11:40 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2020 11:40
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