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Roma: Ordine dei Biologi, si vota per il Consiglio dell'Ordine e per il Consiglio Nazionale dei Biologi

08 Settembre 2017 14:56 — Prima convocazione 20 e 21 settembre. “Biologi Insieme per il Rinnovamento”: Stabilizzare i precari della ricerca biomedica del settore pubblico e privato".

Si vota, in prima convocazione, il 20 e 21 settembre prossimo. per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine e del Consiglio Nazionale dei Biologi. Abbiamo intervistato la Dr.ssa Claudia Dello Iacovo e la Dr.ssa Stefania Papa del Comitato organizzatore della lista “Biologi Insieme per il Rinnovamento” che ci hanno illustrato il vasto e ambizioso programma. "Biologi Insieme per il rinnovamento" si propone l'obiettivo di rifondare l'Ordine dei Biologi a 50 anni dalla Fondazione. La rifondazione, anche legislativa, è essenziale per restituire ad una categoria, che fa riferimento ai più grandi scienziati e ricercatori della storia moderna, ruolo, spazio e dignità in un Paese che ha un grande bisogno di essa. Ciò dopo decenni di inarrestabile degrado, di incompetenza assoluta, di pessima gestione anche economica". Il programma è quello di rilanciare l'iniziativa legislativa di tutela della categoria nei diversi settori di impiego: sanità privata e pubblica, ambiente, qualità, sicurezza alimentare e nutrizione, ricerca teorica, ricerca applicata nei diversi settori, didattica in particolare universitaria. Favorire e portare a compimento l'approvazione dei contenuti del Ddl Lorenzin – ex Senato 1324 e accesso Camera 3868. Regionalizzazione, elettorato attivo e passivo con regole trasparenti e semplici, riconoscimento della professione sanitaria. Garantire la formazione specialistica in tutti i settori previsti e previsione delle borse di studio come già per la categoria dei medici. Rilancio e tutela delle dotazioni organiche dei diversi settori di impiego dove la figura del biologo svolge un ruolo fondamenentale. Tutelare le competenze professionali da abusivismo e invasioni di altre categorie prive di competenze e di una legge ordinistica. Pervenire alla defnitiva stabilizzazione dei precari della ricerca biomedica, attualmente sono circa 3500 i precari pubblici della ricerca biomedica, a cui vanno ad aggiungersi quelli del settore privato, gran parte dei quali biologi iscritti all'Ordine. Un esercito di co.co.co., borse di studio, partite iva e, solo i più fortunati, contratti a tempo determinato. Si tratta di professionisti che, a fronte di un percorso formativo e professionale spesso ai vertici a livello internazionale, si trovano intrappolati in un vuoto normativo la cui unica via d'uscita è lasciare il proprio Paese. La lista Biologi Insieme per il Rinnovamento si pone l'obiettivo di sostenere questi professionisti e di spingere per ottenerne la definitiva stabilizzazione. Rilanciare la politica di riconoscimento del ruolo della medicina di laboratorio in ambito privato e pubblico, riconoscendone defnitivamente il ruolo centrale nell'assistenza, superando i modelli di centralizzazione spinta dei laboratori, proponendo modelli alle regioni di reti effcienti, in cui il ruolo del privato e del pubblico siano a pari dignità, ed in cui il biologo sia figura centrale e riconosciuta. Da qui l'esigenza immediata del riconoscimento della professione sanitaria. Creare nuovi profli di elevata specializzazione, in particolare nel campo ambientale ed agro-alimentare e nel campo emergente della embriologia e biologia della riproduzione Si tratta di sviluppare azioni su due piani complementari: a) alta formazione, per sopperire all' assenza di scuole di specializzazione di settore; b) sostegno all'inserimento nel mondo professionale, attraverso accordi programmatici con Enti Pubblici e Privati, sfruttando a pieno le risorse economiche messe a disposizione dalla Comunità Europea. Defnitiva valorizzazione del biologo di nutrizione e sicurezza alimentare, figura centrale nel contesto ampio delle competenze attribuite, protagonista di un ambito interdisciplinare che deve avere riconoscimento e sviluppo in vari ambiti, sia sanitari che produttivi, nonchè sociali ed educativi, superando le false illusioni che i precedenti responsabili ordinistici hanno alimentato, senza risultati concreti e misurabili con operazioni di mera facciata. Promuovere azioni di sviluppo e sostegno della categoria nel campo della biotutela dei beni culturali. Defnire forme stabili di collaborazione e confronto con le Università sia in campo di tutela e sviluppo della formazione di base e post base , che di autentico raccordo operativo per l'innalzamento della qualità dei percorsi di laurea   e di raccordo ed adeguamento al mondo del lavoro. Revisione organizzativa degli assetti ordinistici centrali, con taglio dei compensi ai componenti e organi, taglio dei consulenti e relativi trattamenti e verifca di ogni voce di spesa non strettamente finalizzata alla tutela della categoria. Contenimento delle quote dovute dagli iscritti quota anche in rapporto alle giacenze fnanziarie presenti in bilancio per la riduzione delle giacenze medesime. Accantonamento somme per borse di studio da destinare ai Biologi Specializzandi nella fase di modifca della legge e di avvio del nuovo sistema, richiedendo altresì alle regioni fondi finnalizzati a tele finalità. Revoca e successiva modifica della Deliberazione istitutiva della Fondazione Ordine dei Biologi e blocco dei finanziamenti. Applicazione della normativa inerente la trasparenza degli atti amministrativi adottati e relativa pubblicazione dei medesimi. Ripristino per ogni capoluogo di Regione, o per regioni limitrofe associate, di una Sede dell'ONB, procedendo a democratiche elezioni del Delegato nell'ambito della Regione interessata che avrà un'autonomia finanziaria in base al numero degli iscritti del 5%, con obbligo di rendicontazione trasparente delle spese. Attivazione di Commissioni di studio a carattere nazionale sui temi emergenti di cui all'art. 3 della Legge 396/67. Redazione di apposito registro per la disciplina inerente nomine ed incarichi ivi comprese le designazioni nelle Commissioni Esami di Stato, secondo il principio della rotazione e della selezione per curricula nonché per le incompatibilità. Ottimizzare l'organizzazione dei servizi e la distribuzione logistica del personale – individuazione per Concorso pubblico di un Direttore Generale in possesso di elevati requisiti.  Adozione  di  un  Albo  interno  per  l'eventuale attribuzione di  incarichi professionali, secondo criteri di trasparenza e alternanza con delibere consiliare. Convocazione di un Congresso annuale dell'Ordine con giornate di scientifiche e di studio cui far partecipare ricercatori, docenti e scienziati di rilievo internazionale, dove confrontarsi anche sulle proposte scaturenti dagli esiti dei Tavoli di lavoro tematici istituiti. Rafforzare le attività dell'uffcio per la lotta all'abusivismo, istituendo riunioni cadenziate con le autorità di controllo competenti.

08 Settembre 2017 14:56 - Ultimo aggiornamento: 08 Settembre 2017 14:56
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