Con una nota urgentissima inviata a mezzo pec ai Presidenti delle Associazioni di categoria e per conoscenza ai legali rappresentanti di tutte le strutture provvisoriamente accreditate per la specialistica ambulatoriale ed ai Direttori dei Distretti Sanitari, la Direzione Generale della Asl Napoli 1 ha comunicato il monitoraggio con le date presuntive di esaurimento dei fondi per il 4° trimestre 2019. Al 31 ottobre scorso, sono finiti i soldi per gli esami di laboratorio, per la cardiologia e per la diabetologia. Ci sono fondi disponibili solo per la radiodiagnostica che si fermerà il 19 novembre e per le branche a visita che possono ancora lavorare fino al 30 novembre mentre, in ultimo, la medicina nucleare che si fermerà il 17 dicembre. Situazione drammatica per i cittadini che dovranno recarsi esclusivamente presso le strutture pubbliche che il più delle volte hanno tempi di attesa molti lunghi. Per gli allettati, niente da fare, prestazioni solo a pagamento ivi compreso per i malati di tumore che hanno bisogno, frequentemente, di prelievi a domicilio. Il servizio pubblico non è attrezzato per questo in tutta la città di Napoli. Eppure il Presidente De Luca aveva assicurato che almeno per loro avrebbe provveduto a fare in modo che potessero continuare tranquillamente a curarsi senza ulteriori stress e danni. Invece, si riprenderà per tutti a gennaio 2020 con la speranza che cambi qualcosa, visto che la la ripartizione trimestrale dei fondi non si è rivelata una scelta lungimirante da parte della Regione Campania per non dire che è stata una scelta disastrosa per i cittadini. E' ora che in Regione, su questi temi così importanti per i cittadini, qualcuno si dia una scossa. Perchè così non si può più andare avanti.
Antonio Pianelli