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SALUTE

Sanità: Cancro, accordo bipartisan contro la migrazione sanitaria

10 Febbraio 2018 16:05 —

«Al Sud si vive in media 4 anni di meno ed in Campania si arriva a punte di aspettativa media di vita fino ad 8 anni inferiori rispetto la media del nostro Paese», dice l’ex senatrice Annamaria Mancuso, presidente Salute Donna Onlus,  che ha presentato ieri a Roma un programma politico sull’oncologia, nel corso del convegno «La salute, un bene da difendere, un diritto da promuovere».  Si tratta di una piattaforma da condividere trasversalmente, un piano di intervento basato su 15 punti che mettono d’accordo tutti i partiti sul dal farsi per la lotta ai tumori e la difesa dei pazienti, nei prossimi 5 anni, per una patologia che aumenta la sua incidenza dell’1 per cento all’anno. L’ ascesa delle malattie oncologiche, con più di 3 milioni di diagnosi di cancro in Italia e 370.000 nuovi casi ogni anno «richiede un’attenzione che metta al centro delle politiche sanitarie i malati di cancro e le loro famiglie» ha  proseguito  Mancuso che ha raccolto le firme di 78 parlamentari di tutti i partiti per  un Accordo di Legislatura «che permetta di lavorare tutti insieme per fronteggiare una situazione preoccupante». Basta pensare al milione di Italiani che ogni anno si spostano principalmente dalle regioni del sud per curarsi al nord, fenomeno che genera la lievitazione della spesa sanitaria, altro punto su cui intervenire a fronte del Fondo Sanitario che sta scendendo sotto il 6,5% del Pil, la media europea sotto la quale tutti convengono non si possa andare. Questi due punti, insieme alla prevenzione e all’intervento sulla carenza di personale hanno visto la convergenza dei presenti, da Maurizio Gasparri di Forza Italia a Miguel Gotor di Liberi e Uguali. Si stima infatti che per il 2020 mancheranno circa n milione di operatori sanitari, un paradosso in un Paese dove la disoccupazione è a livelli altissimi. «Vedo sofferenza intorno a me – ha concluso Mancuso -  e per alzare il livello di benessere sociale si passa anche attraverso una più equa sanità che non punisca i più poveri o quelli che abitano al Sud». Tutti d’accordo i presenti in attesa di risiedersi sugli scranni parlamentari per legiferare in tal senso. Vedremo.

10 Febbraio 2018 16:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2018 16:05
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