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SPORT

Sarri: Napoli e il ragù andato di traverso

17 Giugno 2019 18:56 —

La notizia ufficiale è arrivata ieri, sconquassando la domenica di tutti i napoletani, con il ragù andato di traverso (se si stava attorno ad un tavolo e non in spiaggia, considerato il sole) e le temperature diventate bollenti tutte d’un tratto (e non ci riferiamo alla calura che sta attanagliando il nostro paese da una settimana circa). Maurizio Sarri alla Juve. Bum! Un fulmine a ciel sereno che ha provocato il finimondo. Cellulari in ebollizione, pellicole protettive degli smartphone consumate, tastiere dei pc sfasciate a furia di esporre indignazione, scoramento, incredulità e sgomento sui social. Facebook, Twitter, Instagram, poste elettroniche dei giornali (nemmeno siamo riusciti a contare le mail ricevute al nostro indirizzo, ndr) presi d’assalto. Il Comandante, proprio lui, quello che voleva conquistare il palazzo con la Rivoluzione è entrato nel suddetto dalla porta principale, con tutti gli onori del caso. E fa nulla se, l’anno prossimo, la Juve non avrà la maglia a strisce (la prima casacca, infatti, ha due sole bande) perché il club è quello lì. Sarri è finito tra le braccia del padrone Agnelli, lui, operaio umile napoletano e tifoso del Napoli. Come ha potuto? Nulla di scandaloso o sconvolgente per chi vi scrive; ha solo colto al volo la grande occasione della vita. A 60anni suonati e con una carriera non certo lunghissima davanti, la chiamata della Juve ha avuto il sapore dell’ultimo treno, quello impossibile da perdere. Un triennale a sette milioni di euro l’anno con ricchi bonus e la possibilità di vincere in Italia ed Europa. Alzi la mano chi avrebbe rifiutato. Certo, si può discutere dell’etica e delle dichiarazioni che in passato l’hanno eletto Masaniello di un popolo ma è sicuramente inappropriato definirlo traditore, perché trattasi unicamente di un’opportunità professionale più che allettante. L’amore per i colori azzurri, poi, li porterà per sempre dentro e non saranno certo sbiaditi dal bianco e nero, predominanti nella sua nuova avventura. Ci permettiamo di regalare un piccolo consiglio al tifoso napoletano; guardi in casa propria, perché a livello di allenatore, il Napoli può davvero guardare tutti dall’alto verso il basso. In panchina, infatti, siede Carlo Ancelotti, il miglior tecnico italiano in circolazione, uno dei primi due al mondo, con trofei vinti ovunque sia andato e ben tre Champions League in bacheca, più di quante ne abbia la Juve. Già, si dirà, ma l’allenatore non scende in campo. Tutto vero, ma De Laurentiis ha dimostrato di essere intenzionato ad accontentare il suo tecnico in questa campagna acquisti dalle £grandi firme”. Manolas per la difesa (Andersen e Milenkovic le alternative), James Rodriguez e Lozano in attacco, la possibilità Icardi. Tutti top player, secondo i desiderata dell’allenatore. ADL è un tipo orgoglioso e puntiglioso; chissà che l’approdo di Sarri sulla panchina degli odiati rivali non funga da volano per quell’obiettivo di rivalsa benzina fondamentale nel motore degli azzurri nella prossima stagione. Serve il giusto mix per vincere e gli occhi della tigre sono fondamentali in società, dal primo all’ultimo elemento.

Giovanni Spinazzola

17 Giugno 2019 18:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno 2019 18:56
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