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Spal-Napoli: 1-1. Occasione sprecata di Giovanni Spinazzola

27 Ottobre 2019 18:28 —

Un’altra occasione persa. E stanno iniziando a diventare tante, troppe in casa azzurra. Il Napoli, dopo i pareggi di ieri di Juventus – a Lecce contro i pugliesi – ed Inter – contro il Parma – aveva un’unica priorità, un solo obiettivo; vincere ad ogni costo, per accorciare in classifica e dare un senso al campionato. Ed invece è arrivata l’ennesima figura barbina di una stagione che sta iniziando ad assumere i contorni del “vorrei ma non posso”, dei rimpianti e dei rimorsi per quel che poteva essere e non è stato. Insomma, una sorta di normalità in casa partenopea, alla luce di quanto visto negli ultimi anni. Il Napoli non ha sfruttato il passo falso delle avversarie e si è accodato, regalando un punto prezioso alla SPAL per un Natale molto anticipato (abbiamo appena messo il torrone sulle nostre tavole). Troppi errori in attacco stanno costando carissimo a questa squadra che sembra ormai abbonata alla dormita difensiva, almeno una gara a gara. Stavolta Elmas ha le responsabilità più grosse, perché si è completamente dimenticato di Kurtic e del suo inserimento; errore gravissimo, perché lo sloveno è viscido come un’anguilla ed ha tempi di inserimento come pochi in Serie A (caro Zielinski, se magari imparassi da lui, non sarebbe proprio un male…). La gara s’era messa in discesa, troppo, con il vantaggio dell’1-0 di Milik e quindi gli azzurri hanno pensato di concedere un’altra chance ai padroni di casa regalando, di fatto, il pareggio. Da lì in poi è nata un’altra partita, con un canovaccio vecchio almeno cinque-sei stagioni. Possesso palla ad oltranza, occasioni che, a contarle, non basterebbe un pallottoliere ed errori in quantità industriale. Non è un mistero, infatti, come il Napoli soffra tremendamente le “piccole” chiuse a riccio nella propria metà campo; nessuno in grado di scardinare i forzieri avversari e, quando capita, l’errore sotto porta. Gol a parte, Milik ha avuto due occasioni e la possibilità di trasformarsi nell’assistman di giornata con il cross per Llorente, ma il pallone era ingestibile per lo spagnolo; proprio l’ex Tottenham, entrato in campo per sfruttare anche il gioco aereo, non ha avuto un pallone sulla testa perché Callejon ha sempre servito il connazionale con lanci bassi a destra (!) mentre a sinistra un latitante sarebbe stato più presente di Insigne e Di Lorenzo. A questo, poi, va aggiunta la sfortuna di Fabian Ruiz (ma una passeggiata a Pompei no, eh?) che ha centrato un palo clamoroso al 79’. È mancata la cattiveria agonistica a questo Napoli, gli occhi della tigre (o qualunque felino di grossa taglia sia di vostro gradimento), il voler azzannare la preda ad ogni costo, la famosa “Cazzimma”. O, più semplicemente, è mancato il colpo del Campione, con la “C” maiuscola, in grado di far saltare il banco in ogni momento. Insigne non lo è e l’ha dimostrato in più di un’occasione, Mertens e Milik tantomeno (il belga un passo indietro rispetto a Salisburgo). Una grave mancanza con conseguenze sotto gli occhi di tutti; nel momento di maggiore necessità, si nota eccome quest’assenza, eventualmente da sopperire a gennaio con Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, infatti, è un Campione, in grado di estrarre dal cilindro la giocata risolutrice, quella mancata stasera. Un altro passo falso, quindi, con la sconfitta evitata grazie anche ad un super intervento di Ospina; il colombiano ha tolto letteralmente il pallone dalla porta, salvando un gol già fatto ed i suoi da una probabile capitolazione, inaccettabile a quel punto.  

27 Ottobre 2019 18:28 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2019 18:28
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