Torino-Napoli: 0-2. "Frecciazzurra" di Giovanni Spinazzola

Missione compiuta. Il Napoli sbanca la Torino granata ed aggancia in classifica quella bianconera; se finisse oggi il campionato, sarebbe addirittura in Champions League in virtù della migliore differenza reti generale nei confronti della squadra di Pirlo (+1 al momento). Probabilmente nessuno l’avrebbe mai detto fino a qualche mese fa, quando a febbraio era crisi vera all’ombra del Vesuvio. Ed invece Gennaro Gattuso ha saputo ritrovare il bandolo della matassa e, recuperati tutti i calciatori, ha esibito all’Italia intera il lavoro svolto negli ultimi 16 mesi. Un Napoli bello da vedere, con trame di gioco offensive ed interessanti ed una facilità impressionante nell’arrivare alla conclusione. E proprio la finalizzazione è il bicchiere mezzo vuoto di questa gara; partenopei troppo spreconi e, in un torneo dove anche la differenza reti può essere determinante, Mertens e compagni hanno quasi il dovere di essere più cinici. È il tallone di Achille di una formazione che forse si specchia troppo in sé stessa, che non riesce a capitalizzare. Oltre 25 tiri stasera, più di 10 nello specchio della porta; due i gol ed altrettanti pali, poi il rischio di poter rimettere sempre in gioco il Toro. Il Napoli è quasi vicino alla perfezione; ha imparato a soffrire ed anche i cambi in formazione, causa turn over oppure indisponibilità la squadra ha dimostrato di saperli sopportare. In mediana Bakayoko è cresciuto a vista d’occhio e Demme sempre più imprescindibile, Rrahmani sta mostrando le sue qualità al pari di Osimhen. Tutte buone notizie per Gattuso atteso ad un maggio infuocato; siamo quasi all’ultimo km, a breve dovrà partire la volata decisiva e Ringhio ha in mano gli assi giusti per staccare tutti e vincere in solitaria.