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SPORT

Verona-Napoli: 1-2. "Azzurri micidiali al Bentegodi" di Giovanni Spinazzola

13 Marzo 2022 17:40 —

Luciano Spalletti aveva chiesto una reazione alla sua squadra dopo la gara contro il Milan ed è stato accontentato. Il Napoli formato trasferta è una formazione quasi micidiale, una sorta di schiacciasassi ed anche il Verona si è dovuto inchinare. Cancellato con un colpo di spugna il pareggio dell’andata e quello dello scorso anno e, soprattutto, data la migliore risposta a Juve e Milan entrambe vittoriose ieri. Gli azzurri sono lì, a combattere e lottare, a tre punti dalla vetta e di certo non hanno alcuna intenzione di mollare l’osso. La migliore delle notizie per gli oltre 2.000 tifosi azzurri accorsi a Verona che hanno visto una squadra coriacea, combattiva e determinata in campo, che ha lasciato l’amaro in bocca agli scaligeri ed ai suoi simpatici tifosi, addirittura spintisi a “suggerire” alla Russia di bombardare la città partenopea – con tanto di coordinate - con uno striscione esposto fuori lo stadio ieri. Un controllo totale del match per larghi tratti della gara, con due palleggiatori esemplari come Fabian Ruiz e Lobotka “protetti” da Anguissa, un corazziere difficile da superare. Ed anche nei minuti finali, dopo la rete scaligera, la squadra ha saputo soffrire meglio che poteva, serrando le fila e portando a casa un risultato davvero preziosissimo. Tre punti pesanti che portano la firma di Victor Osimhen, trascinatore come gli aveva chiesto una città intera. Era carico il bomber, già dalle parole rilasciate alla radio ufficiale in settimana e si è abbattuto come un tornado sul malcapitato Verona, incapace di reggere l’urto. Il nuovo modulo varato da Spalletti, aggiunto a qualche cambio nell’undici iniziale, è stato determinante, ma ancora di più la voglia di Koulibaly e compagni. E proprio il difensore ha mostrato ancora una volta di essere il Comandante, il vero leader della squadra. Ha trascinato i suoi, li ha guidati alla conquista del Bentegodi facendo sentire la sua voce quando necessario. La difesa resta sempre il punto di forza della squadra e l’avvicendamento di tutto l’attacco azzurro, specialmente nel settore degli esterni, dimostra la profondità della rosa. Certo, assist di Politano a parte, l’apporto in chiave realizzativa è ancora insufficiente da parte delle ali; se Spalletti riuscirà a sistemare anche questo aspetto, allora il decollo può davvero essere immediato e definitivo. Intanto testa all’Udinese, ora. C’è da ritornare a fare la voce grossa anche al Maradona; nel catino di Fuorigrotta servono necessariamente i tre punti per alimentare il sogno. Nel giorno della festa del papà, sabato alle 15, i tifosi non aspettano altro che un nuovo gustoso regalo.

13 Marzo 2022 17:40 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo 2022 17:40
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