Avella è città d'arte ricca di storia, citata perfino da Virgilio nell'Eneide. Il suo Castello Longobardo Normanno costruito, secondo la tradizione, sulle rovine di un tempio pagano consacrato da Ercole, è posizionato a 320 metri sul livello del mare, su una collina a nord-ovest della città, da cui domina la valle e consente di godere del panorama del golfo di Napoli. Avella, oggi, si divide tra Archeologia e Gastronomia. Difatti, dopo una visita al Palazzo Ducale, al Museo Archeologico, all'Anfiteatro ed alle Tombe romane ed alle Chiese nel centro storico, è possibile gustare i prodotti tipici dell'Irpinia e della regione. Al "Fusaro", uno dei più noti e antichi ristoranti di Avella, siamo stati accolti dal proprietario Geppino Pedalino e dal suo staff tra cui, Felice ed Angelo. Nonostante il locale fosse pieno in ogni ordine di posto, si sono adoperati subito per farci accomodare. Sia chiaro che non ci siamo presentati come ifattidiNapoli se non dopo aver cenato e pagato il conto per niente eccessivo in rapporto alla qualità ed al servizio. Ci ha colpito la presentazione delle pietanze, squisite e prelibate, in linea con le più note trasmissioni di arte culinaria che imperversano attualmente sulle tv. Infatti, i piatti, oltre ad essere una vera delizia per il palato, sono anche un piacere per gli occhi. Strepitosi gli antipasti, sia di mare che di terra. Da provare assolutamente i salumi tipici ed il salmone servito su una crema deliziosa, segreto dello chef. Naturalmente da assaggiare i primi, non dimentichiamo i funghi, per che ne è ghiotto, e le carni, prodotti tipici dell’Irpinia.
Antonio Pianelli