29 Marzo 2024 - Aggiornato alle 09:29
SPORT

Napoli: Conferenze ad inviti, società sotto attacco internazionale. Twitter e Facebook inondate di proteste e sberleffi. C'è chi si chiede se siamo a Istanbul e chi ci deride in mondovisione. L'ira dell'Ordine e delle associazioni dei giornalisti

20 Agosto 2016 16:23 — Caduta di stile ma ci siamo abituati. A tutto c'è un limite. Qui si va oltre e c'è chi la considera un attentato alla libertà di stampa.

Non è una boutade. E' la scelta comunicata due giorni fa dal calcio Napoli che quest'anno alle conferenze di Sarri a Castelvolturno potranno accedere solo  ed esclusivamente le testate ed i giornalisti invitati. Ulteriore caduta di stle del Presidente cui, comunque, da tempo siamo abituati, tanto che nulla più ci dovrebbe meravigliare. Dopo continui sproloqui di pessimo gusto, l'ormai triste "eravate nella merda", ora arriva una decisione che ancora una volta ci mette alla berlina a livello internazionale. Ce ne era bisogno? Assolutamente no. Sui social si è scatenato un putiferio da parte di giornalisti italiani e stranieri. Su Twitter il giornalista e scrittore italiano Maurizio Crosetti, provocatoriamente chiede "dove siamo a Istanbul?". E mentre tutti parlano di decisione assurda, Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione del Napoli, non solo non chiede scusa ai colleghi e si vergogna di aver dovuto firmare il comunicato, ma ne butta giu uno nuovo, ancora più farneticante e lesivo dell'intera categoria dei giornalisti, dove si legge testualmente (copia e incolla) "Non possiamo consentire che i giornalisti che si proclamano tali 'per autocertificazione' possano penalizzare il lavoro dei giornalisti veri. E considerando che questi incontri, come quello di domani, vengono comunque trasmessi in diretta su una televisione nazionale, sulla nostra radio ufficiale, sui siti internet che fanno la loro diretta testuale e sul sito della società, nulla viene nascosto nè impedito". Il Signor Nicola Lombardo, ex vice direttore di Sky Sport 24, deve sapere bene che non esistono giornalisti veri e giornalisti finti e che il contraddittorio è l'unica garanzia per i lettori. E chi è giornalista, per legge, lo certifica solo l'Ordini dei Giornalisti. Non si preoccupi, quindi, il Sig. Lombardo ed il Calcio Napoli di tutelare "i giornalisti veri". I giornalisti tutti, si tutelano da soli. Non a caso hanno scelto questa professione. Sanno, meglio di ogni altro, essere sui campi della vita, non solo quelli di calcio, guardare, raccontare, scrivere e difendere sempre i diritti dei cittadini, per i quali la stampa libera è e sarà sempre un principio fondamentale ed irrinunciabile.

Antonio Pianelli

20 Agosto 2016 16:23 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto 2016 16:23
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