18 Aprile 2024 - Aggiornato alle 19:02
CULTURA&SPETTACOLO

Napoli: III Edizione Coppa Hugo Chavez all'ex OPG

24 Settembre 2016 18:08 — L'iniziativa odierna si è svolta nell'intento di proporre in Italia, partendo da Napoli, i valori propri della cultura della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

Ex OPG "Je so' Pazzo", l'ex ospedale psichiatrico abbandonato nel cuore di Napoli, quartiere Materdei, un posto dove hanno regnato per anni solo oppressione, autorità e reclusione, oggi è spazio di condivisione, socialità e soprattutto di libertà. Libertà di pensiero, libertà di azione. Ad un anno dalla sua inaugurazione, le attività che si svolgono all' Ex OPG occupato "Je so'Pazzo" sono davvero tante e variegate e hanno reso possibile la formazione di una comunità ormai consolidata, che ogni giorno risponde alle esigenze piccole e grandi del popolo che abita la nostra città. L'iniziativa odierna, la "Terza Edizione della Coppa Hugo Chavéz", si è svolta qui nell'intento di proporre in Italia, partendo da Napoli, i valori propri della cultura della Repubblica Bolivariana del Venezuela e di promuovere l'integrazione permanente dei giovani e delle loro famiglie nel processo produttivo sociale e di sviluppo nazionale anche attraverso lo sport. Un'iniziativa che ha registrato la partecipazione attiva di tutti quelli che lavorano alle attività dell'Ex OPG e, inoltre, l'intervento della Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli, Amarilis Gutiérez Graffe, e del Console Onorario del Nicaragua, l'avvocato Gerry Danesi, fondatore e promotore della Onlus "Alma Mundi", l'associazione che opera da oltre dieci anni in Italia e nel mondo attraverso importanti campagne sociali per la cultura e la legalità. Molto toccante al termine della manifestazione, prima della premiazione delle squadre vincitrici del torneo, il discorso di Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, che ha dato il suo contributo portando il suo messaggio di sensibilizzazione alla lotta alla violenza: "Mentre guardavo i ragazzi giocare a pallone ho osservato le celle dell'ospedale e sono stata pervasa da un senso di angoscia, poi ho pensato che quei ragazzi stavano calpestando con gioia quello che un tempo è stato un campo di dolore." Le parole di Antonella auspicano un futuro migliore per tutti coloro che sono ingiustamente vittime di violenza. Così pure lo spirito che anima tutte le attività organizzate all'Ex OPG rafforza l'idea che un cambiamento non soltanto è possibile, ma che è già in atto.

Valentina Pianelli

24 Settembre 2016 18:08 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2016 18:08
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