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CRONACA

Napoli: Operazione "Bambasa". Traffico internazionale di cocaina

06 Aprile 2017 13:37 — Otto arresti. Perquisizioni e sequestri nelle province di Salerno, Napoli, Firenze, Prato, Latina e Potenza.

In data odierna i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, appartenenti al Gruppo Operativo Antidroga (G.O.A.), unitamente ad altri Reparti del Comando Provinciale di Salerno e del Comando Provinciale di Napoli, hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nell'ambito dell'operazione denominata "Bambasa", su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti del tipo cocaina, spaccio e produzione di documenti falsi, nei confronti di 8 soggetti, di cui 5 ristretti in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 colpito da obbligo di dimora. Congiuntamente sono in corso di esecuzione perquisizioni e sequestri nelle province di Salerno, Napoli, Firenze, Prato, Latina e Potenza. L'associazione per cui si procede era stanziata nei comuni vesuviani e composta da soggetti residenti nei comuni di Ottaviano, Castellamare di Stabia, Sant'Anastasia, Pompei, e nella provincia di Salerno. Le indagini hanno consentito di individuare un carico di 30 chilogrammi di cocaina proveniente dall'Ecuador ed inizialmente destinato al porto di Salerno successivamente sottoposto a sequestro nel porto di Ambarli in data 29 aprile 2015 dalle autorità turche appositamente attivate con i canali di collaborazione internazionale antidroga; gli associati, prima di apprendere del sequestro, cercavano di acquisire il possesso del carico presso il porto bulgaro di Burgas, destinazione finale del container con la droga. Come successivamente ricostruito nel prosieguo delle indagini, la gestione del carico di stupefacente è stata causa di dissidi interni all'organizzazione e tali divergenze hanno portato ad un grave fatto di sangue avvenuto in Mugnano del Cardinale (AV) ai danni di Nicola Annunziata deceduto il 4 maggio el 2015, dopo una agonia in ospedale di 5 giorni. Per tale omicidio è imputato davanti alla Autorità Giudiziaria avellinese uno dei soggetti ritenuti appartenenti alla associazione, Bruno Luigi, classe '69, oggi oggetto di misura cautelare. Le indagini hanno quindi consentito di individuare il plausibile movente e rafforzato il quadro probatorio concernente tale omicidio. Oltre alla contestazione dell'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti sono stati contestati anche l'importazione della droga, con l'aggravante della transnazionalità e l'utilizzo, per alcuni sodali, di falsi documenti. L'associazione poteva vantare contatti con soggetti di nazionalità ispanica e colombiana, referenti per i fornitori d'oltreoceano, e con soggetti bulgari, attivati per il tentativo di recupero dello stupefacente. Nel medesimo contesto operativo è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo, con conseguente confisca per sproporzione ex art. 12 sexies del D.L. 306/92, di aziende - alcune delle quali create appositamente per essere utilizzate anche per l'agevolazione delle attività criminose del sodalizio, autovetture, motocicli, quote societarie e conti correnti riconducibili ai componenti dell'organizzazione, per i quali è emersa la sproporzione fra redditi leciti e situazione patrimoniale, per un valore quantificabile in circa 500 mila euro. Nel corso delle attività ci si' è avvalsi della collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno (D.C.S.A.) e del coordinamento con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di finanza (S.C.I.C.O.).

06 Aprile 2017 13:37 - Ultimo aggiornamento: 06 Aprile 2017 13:37
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