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Ci è toccato l'Arsenal, la peggiore insieme al Chelsea

15 Marzo 2019 16:15 —

L’urna di Nyon, ancora una volta, è stata decisamente avversa, proprio come la sorte. I partenopei pescano la peggiore, insieme al Chelsea; l’Arsenal di Emery sarà l’avversario degli azzurri, una sorta di finale anticipata, una gara con il brivido. “Una sfida difficile ma molto affascinante per noi e per i nostri tifosi” il tweet del tecnico Carlo Ancelotti che già si pregusta due notti da brivido, dal sapore di Champions League, per sé e per la squadra. I Gunners sono un banco di prova temibilissimo, un super test per chi ambisce alla finale di Baku ed alla vittoria della competizione. Andata l’11 aprile, il ritorno il 18, una settimana dopo. Partenopei sorteggiati per primi ma l’andata sarà disputata all’Emirates Stadium di Londra (anche il Chelsea è uscito dall’urna come seconda formazione ed ha la priorità del ritorno in casa rispetto all’altra squadra londinese); un piccolo vantaggio che può avere il suo peso nell’economia delle due gare. Servirà il miglior Napoli, quello delle notti di Champions League, perché l’Arsenal è una formazione di categoria superiore e gli azzurri dovranno dare il massimo. 
L’ultimo incontro tra le due formazioni risale al primo anno di Benitez; fase a gironi, finì 2-0 a Londra per l’Arsenal e 2-0 al San Paolo a Napoli, risultato che non bastò agli azzurri, eliminati dal gruppo nonostante i 12 punti, prima volta nella storia della Champions League. I Gunners erano guidati in panchina da Wenger, ora c’è Emery, Re di Coppe. Il Napoli di Benitez aveva in attacco Higuain, in lacrime a fine gara. 
I Gunners hanno in bacheca 43 trofei (13 Premier League, 13 Coppa d’Inghilterra – record – due Coppa di Lega inglese, 15 Community Shield, una Coppa delle Coppe ed una Coppa delle Fiere, antenata dell’Europa League); le ultime vittorie risalgono al 2017 (FA Cup e Community Shield). 
In Premier League la squadra è in lotta per il quarto posto che garantisce la qualificazione alla prossima Champions League; al momento è quarto a quota 60, due lunghezze di vantaggio sul Manchester United e tre sul Chelsea di Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain (ma i Blues hanno una gara in meno). 
In questa Europa League, i Gunners hanno vinto il gruppo E nella fase a gironi con 16 punti in 18 gare; nei 16esimi eliminato, invece, il BATE Borisov – squadra bielorussa – con il 3-0 del ritorno determinante dopo la sconfitta per 0-1 all’andata. Remuntada anche negli ottavi, con i Gunners che hanno superato il Rennes 3-0 (doppietta di uno scatenato Aubameyang) dopo l’1-3 incassato ni Francia. 
Le stelle 
L’Arsenal può contare su un attacco straordinario, atomico, formato da Lacazette ed Aubameyang oltre che dal talento di Mesut Ozil; in mediana Xhaka ma anche il giovanissimo Guendouzi, senza dimenticare Ramsey, futuro bianconero. 
Punti deboli 
Sicuramente la difesa, a partire da Leno, portiere altalenante e vicino al Napoli in estate, anche se in Coppa ha fin qui giocato Cech, all’ultima stagione prima del ritiro ed estremo difensore affidabile. La difesa – a tre o a quattro – non è fenomenale, anzi; la squadra subisce troppi gol ed è molto vulnerabile nel suo reparto arretrato. 
Formazione tipo 
Arsenal (3-4-1-2): Cech; Mustafi, Koscielny, Monreal; Maitland, Xhaka, Ramsey, Kolasinac; Ozil; Aubameyang, Lacazette. 

Giovanni Spinazzola 

15 Marzo 2019 16:15 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2019 16:15
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