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Napoli: Intervista a Fulvio Collovati. "Con l'Arsenal dico 60% per gli azzurri perché hanno più qualità"

21 Marzo 2019 19:51 —

Campione del Mondo 1982, ex difensore, uno dei più arcigni che l’Italia abbia mai avuto. Oltre 400 presenze in Serie A, più di 500 in carriera, con uno scudetto una Coppa Italia ed una Mitropa Cup, senza dimenticare il Mondiale disputato e vinto con l’Italia. Stiamo parlando di Fulvio Collovati, contattato – in esclusiva – dalla Redazione de I Fatti di Napoli per un commento sui partenopei a bocce ferme, con il campionato che ha lasciato spazio alle nazionali. 
Il Napoli, in questo finale di stagione, farebbe bene a tralasciare il campionato e puntare tutto sull’Europa League? 
“Direi di no. Non vedo perché debba farlo. Certo, il campionato è compromesso, visti i 15 punti dalla Juve capolista, però deve servire da spunto, da orgoglio, da allenamento ma anche per testare la condizione. Mancano 10 partite, il Napoli deve cercare di blindare il secondo posto”. 
Le milanesi, tra l’altro, dietro stanno correndo… 
“Le milanesi stanno andando a fasi alterne. L’Inter ha vinto il Derby ma è discontinua, il Milan ha, invece, ottenuto buoni risultati ma il gioco non è brillante. Le milanesi si giocheranno il terzo-quarto posto con la Roma; la seconda piazza degli azzurri è abbastanza tranquilla. Detto questo, non si può mollare in campionato a 10 giornate dal termine”. 
Zielinski sarà squalificato contro la Roma, Fabian Ruiz è reduce da un attacco febbrile che l’ha costretto a saltare l’Udinese e la convocazione in Nazionale. Ancelotti ha la coperta corta a centrocampo dopo le cessioni, nello scorso gennaio, di Rog ed Hamsik. Non proprio una grande lungimiranza da parte del club.
“Lo affermo da due mesi. La cessione di Hamsik, senza aver rimpiazzato numericamente lo slovacco, mi è parsa un azzardo. L’obiettivo Europa League è ancora vivo, in campionato la squadra stava ancora lottando. È vero che alcuni elementi come Callejon siano in grado di ricoprire più ruoli a centrocampo, però la squadra è contata, almeno nella zona mediana”. 
Meret può essere considerato il futuro della Nazionale? 
“Meret è già nella Nazionale. Il ragazzo si giocherà, poi, il posto con Donnarumma ma l’importante è essere nel giro dei 22 o dei 23. Il numero 1 del Napoli ha un futuro assicurato in questo aspetto”.
Eppure Mancini, nelle ultime convocazioni, l’ha lasciato all’Under 21 a vantaggio di Perin, utilizzato con il contagocce alla Juve. È una scelta che lascia perplessi? 
“È una scelta mirata per farlo giocare. Sapendo della presenza di Donnarumma, è stato mandato in Under 21 perché è importante anche la selezione di Gigi Di Biagio com’è giusto che sia. Il ragazzo non è stato chiamato nella maggiore non perché non lo meriti, è bene marcare questo aspetto”.
Tra poco meno di tre mesi, tra l’altro, ci sarà l’Europeo Under 21 in Italia.
“Proprio in virtù dell’Europeo casalingo mi sento di affermare come la scelta non sia stata sbagliata. Bisogna anche valorizzare questi giovani; non ha senso tenerli in panchina”. 
Quante possibilità ha il Napoli di superare il turno contro l’Arsenal? 
“Con l’Arsenal dico 50% a testa. Anzi, 60% per gli azzurri, perché secondo me hanno più qualità. Il Napoli è anche più squadra rispetto ai Gunners. In caso di passaggio del turno, si potrebbe avvicinare la finale con il Chelsea; sarebbe una gara affascinante contro Sarri, ammesso che l’ex Napoli rimanga, visto le contestazioni in quel di Londra nei suoi confronti”.
Quanto è determinante l’esperienza ed il carisma di Ancelotti per questo Napoli che punta all’Europa League?
“Se il Napoli sta andando così bene in Coppa sicuramente lo deve all’esperienza di Ancelotti. Mi riferisco anche al successo contro il Liverpool in Champions ed alle gare con il PSG. Vincere l’Europa League, però, è un’altra cosa. Servono anche fortuna ed episodi giusti. L’esperienza dell’allenatore, tuttavia, si vede”. 
È riduttivo affermare come il Napoli debba investire pesantemente sul mercato per provare a ridurre il gap dalla Juventus?
“Difficilmente faranno un mercato pesante; mi riferisco al Napoli ma anche a Milan ed Inter, con le milanesi sotto l’occhio del Fair Play Finanziario. La Juve ha più disponibilità rispetto a queste squadre. Bisogna fare un mercato intelligente e cercare di colmare il gap; a Napoli vi sono alcuni calciatori un po’ a fine corso. I partenopei dovrebbero puntare su qualche acquisto azzeccato e qualche giovane”. 
Servirà anche il cervello, quindi. 
“(Ride ndr). Esempio eclatante è Fabian Ruiz. Lo spagnolo è costato 30 milioni ma vale il doppio. Questo significa fare investimenti giusti. L’ex Betis è invidiato da tutte le squadre. A volte puoi comprare con 20-30 milioni un calciatore che può fare la differenza”.  

Giovanni Spinazzola 

21 Marzo 2019 19:51 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2019 19:51
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