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EMPOLI-NAPOLI: 2-1. Quinta sconfitta, ko con la testa all'Arsenal

03 Aprile 2019 22:50 —

Il Napoli cade ad Empoli ed incassa la quinta sconfitta in questo campionato, al termine di una gara brutta, con la squadra azzurra apparsa sottotono, forse con la testa già a giovedì prossimo, all’Arsenal ed all’Europa League. Ha vinto l’Empoli meritatamente, la formazione che aveva più fame, quella con l’acqua alla gola e senza possibilità di sbagliare. La pantera ce l’ha stampata la squadra azzurra sulle maglie (oggi in grigio, anzi, ghiaccio) eppure gli occhi della tigre erano visibili sul volto dei calciatori di casa, decisi a centrare l’impresa. Così è stato, perché lo scalpo del Napoli è sicuramente fregio da mostrare con orgoglio e regala motivazioni extra nella lotta alla permanenza in Serie A. I partenopei, invece, complici i passi falsi delle milanesi, si sentono in una botte di ferro e nemmeno si son dannati l’anima più di tanto per uscire imbattuti dal Castellani. Una manovra farraginosa, quella degli uomini di Ancelotti, acuita dalla mancanza in mediana di Fabian Ruiz. L’Empoli ha creato densità in mezzo al campo, difendendosi con otto uomini e lasciando le fasce libere per le sgroppate di Mario Rui e Malcuit; già, peccato che il portoghese ed il francese non hanno sfruttato a dovere le porzioni di campo con la squadra ben presto in difficoltà. Il gioco è ristagnato a centrocampo, senza alternative ed i passaggi all’indietro – davvero troppi in questa partita – hanno solo avvantaggiato i padroni di casa, bravi ad alzare un muro davanti a Provedel. Ed infatti, salvo un paio di occasioni per Milik – lasciato quasi abbandonato al suo destino in area di rigore avversaria – il Napoli è stato pericoloso dalla distanza, con il gol di Zielinski arrivato con una conclusione da 25 metri. Un po’ di gioco in più si è visto nella ripresa, con gli innesti di Fabian Ruiz e Mertens che hanno solo evidenziato come la differenza tra titolari e “riserve” sia, al momento, evidente. Ounas ha deluso; dribblomane senza fini di utilità, innamorato troppo del pallone senza riuscire ad interpretare la scelta giusta nelle varie fasi del match. Ad Empoli, poi, è andato in scena il festival degli orrori difensivi. Malcuit e Mario Rui semplicemente disastrosi, con gravi responsabilità sulle reti toscane (sul 2-1 anche Allan ha le sue colpe) per un reparto che traballato paurosamente. Meret è stato il migliore in campo e questo la dice lunga sul tipo di gara disputata dal Napoli; con queste premesse, vincere o conquistare almeno un punto era praticamente impossibile. Ed a nulla è valso l’arrembaggio finale in una sorta di “tutti all’attacco” che nulla ha prodotto. Ora cancellare Empoli dev’essere una priorità per la squadra, con la gara casalinga contro il Genoa da non sbagliare assolutamente; solo dopo il Grifone si potrà pensare all’Arsenal.

Giovanni Spinazzola

03 Aprile 2019 22:50 - Ultimo aggiornamento: 03 Aprile 2019 22:50
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