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Liverpool-Napoli: 1-1. "Gli azzurri bestia nera dei Reds escono da Anfield a testa alta" di Giovanni Spinazzola

27 Novembre 2019 23:59 —

Il Napoli esce “vivo” da Anfield, esce “indenne” dalla sfida contro il Liverpool, contro i Campioni d’Europa in carica, la squadra più forte del Mondo ad oggi. I partenopei offrono una super prestazione contro ogni pronostico, perché nessun tifoso azzurro poteva aspettarsi tanto. Ed invece Koulibaly e compagni offrono una gran prova, giocano a viso aperto ed a testa alta contro i Reds lasciando a Mané e soci il possesso palla ed optando per una difesa attenta ed organizzata. Ancelotti l’ha vinta così, da abile stratega, dimostrando come un tecnico può eccome fare la differenza, seppur dalla panchina, quando messo nelle condizioni di lavorare bene. Difesa a tre con Maksimovic, Manolas e Koulibaly, “rinforzata” da Mario Rui in fase passiva ad abbassarsi per formare una linea a quattro e Di Lorenzo a dare supporto quando necessario, con i due laterali a tutta fascia; lì è saltato il banco, perché Klopp non è riuscito a trovare le contromosse giuste per vincere. Il gol è di rara bellezza, a partire dal lancio perfetto di Giovanni Di Lorenzo – prima per lui ad Anfield come per Meret – fino al diagonale di “Ciro” sul secondo palo, lì dove nemmeno Alisson ha potuto far qualcosa. Difesa organizzata e centrocampo compatto, con attacco leggero (ha dovuto fare di necessità virtù Re Carlo) le intuizioni del tecnico, con Lozano e Mertens bravi a dialogare spesso e volentieri, pur con qualche errore. La squadra, sul campo, ha dato dimostrazione di forza e coraggio, ma soprattutto d’orgoglio, quasi a voler reagire e ruggire dopo i fatti anche extra campo dell’ultimo mese. Stasera, però, il Napoli ha ritrovato due pedine fondamentali; si tratta di Kalidou Koulibaly ed Allan. Il senegalese ha giocato con la fascia da capitano al braccio per le assenze contemporanee di Insigne e Callejon (spagnolo lasciato in panchina per tutti i 90’) ed ha disputato una gara a tratti monumentale; un salvataggio sulla linea di porta sull’unico errore di Meret ma una prova perfetta, ad annullare anche Firmino e Salah, non proprio gli ultimi arrivati. Densità a centrocampo e tanta lotta, invece, per Allan, con il centrocampista brasiliano tornato sui suoi alti rendimenti, da frangiflutti davanti alla difesa a formare una diga quasi impenetrabile. La notizia della serata è la panchina di Callejon, uomo insostituibile; lo spagnolo, da tempo, gioca con un rendimento decisamente scadente e sabato contro il Milan ne è stata la conferma. Ancelotti l’ha dimostrato stasera; non c’è posto per i calciatori svogliati. Uniti, con voglia e spirito di sacrificio, si può andare molto lontano fino a raddrizzare una stagione fin qui non proprio positiva. Il pareggio, intanto, avvicina sempre più il Napoli agli ottavi; basterà, infatti, un pareggio tra due settimane contro il Genk al San Paolo per la certezza, indipendentemente dal risultato del Salisburgo contro il Liverpool. In caso di arrivo a pari punti tra azzurri ed austriaci, la squadra di Ancelotti è in vantaggio negli scontri diretti così come lo è nella classifica avulsa per un ipotetico arrivo a tre a quota 10 (pareggio del Napoli e sconfitta del Liverpool).

Domenica, però, arriva al San Paolo il Bologna e, a questo punto, è necessario conquistare il bottino pieno. Il Napoli ha dimostrato il suo valore; è ora di raddrizzare la stagione. Venerdì, invece, è previsto il confronto a Castel Volturno tra la squadra ed il Presidente De Laurentiis. Intano lanciamo un appello ad Ancelotti; Koulibaly ha dimostrato di essere un capitano perfetto. Perché non lasciare a lui la fascia?

27 Novembre 2019 23:59 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2019 23:59
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