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Casa Napoli: "Si gioca o non si gioca? Il calcio italico sfoglia la margherita" di Giovanni Spinazzola

21 Aprile 2020 11:45 — Milik raccoglierà l'eredità di Higauin alla corte di Sarri.

Si gioca o non si gioca? Il calcio italico sfoglia la margherita, tra pro e contro, tra chi vuole tornare in campo per tutelare i propri interessi (soprattutto economici) e chi guarda prima alla salute e punta a bloccare il torneo (magari anche per convenienza, perché nel mondo del calcio non si agisce mai senza un tornaconto). L’incontro (via conferenza, come ormai prassi consolidata) tra Spadafora ed i vertici del governo pallonaro diraderà – forse – qualche nube, ma il ministro dello sport, proprio ieri, è parso poco collaborativo, mettendo in dubbio la possibilità di ripartire. D’altronde stesse perplessità le aveva espresse Giovanni Malagò, il capo del CONI ed è pronto un vero e proprio braccio di ferro dal quale usciranno tutti sconfitti, per l’ennesima dimostrazione di incapacità a livello dirigenziale ormai vera e propria abitudine del nostro Paese, ancora attanagliato dall’emergenza Covid-19.

Trai i fautori della ripresa c’è il Presidente De Laurentiis, in campo per far ripartire i campionati, tutti, dalla A alla C considerato come tra i suoi interessi vi sia anche portare il Bari in B, attualmente secondo nel girone C della terza divisione. Castel Volturno è un centro sportivo moderno ed attrezzato; ingressi divisi per calciatori e staff, così come per quanto riguarda l’albergo attiguo che fungerebbe da sede del ritiro, mentre la clinica Pineta Grande è distante solo pochi metri. Tutto a portata di mano per far riprendere a lavorare con tutte le garanzie del caso i giocatori e tutto il gruppo azzurro.

Rosa della quale non farà parte, nella prossima stagione, Arkadiusz Milik. Il bomber polacco, non è un mistero, ha voglia di cambiare aria; non accetta il prolungamento (distanza sulla clausola rescissoria) ed il Napoli – che sta rilanciando per provare a trattenerlo - lo cederà nella prossima sessione estiva di calciomercato (se e quando si farà), ultima utile per guadagnare un bel gruzzolo dalla sua partenza. Un po’ ingeneroso l’attaccante, decisivo solo nelle ultime due stagioni, dopo due crociati saltati con lo staff medico napoletano esemplare nel rimetterlo a nuovo in ben due occasioni. Negli ultimi giorni si parla con insistenza di un suo approdo alla Juve, alla corte di Maurizio Sarri che, nella sua ultima stagione napoletana (la prima del numero 99) praticamente non l’ha avuto mai a disposizione, tanto da inventarsi Mertens centravanti. Milik come Higuain, quindi, con il polacco che andrebbe a raccogliere proprio l’eredità dell’argentino, in attrito con la Vecchia Signora e pronto a fare le valigie (addirittura pare non voglia proprio tornare dall’Argentina dov’è tuttora). È, questo, il dolore più grande per i tifosi napoletani che hanno supportato Arek anche nei suoi momenti difficili; l’ennesimo tradimento che pare diventare una costante per chi veste la maglia di prima punta. De Laurentiis, per il centravanti, chiede circa 70 milioni di euro, trattabili fino ad un massimo di 60 e senza contropartite tecniche, Bernardeschi incluso. Il presidente, infatti, è cosciente di come il polacco abbia mercato, con Atletico Madrid, Schalke 04 e Tottenham che hanno preso informazioni.

21 Aprile 2020 11:45 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2020 11:45
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