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SPORT

Napoli-Inter: 1-1. "Gli azzurri in finale a Roma contro la Juventus" di Giovanni Spinazzola

13 Giugno 2020 23:42 —

Il Napoli, nella prima gara post Covid, pareggia. È un 1-1 dolcissimo, però, perché regala la qualificazione alla finale di Coppa Italia e la possibilità di conquistare un trofeo assente dal 2014 nella bacheca azzurra. Avversaria la Juve del grande nemico Sarri. Un Napoli sicuramente impallato, almeno all’inizio, con il gol preso praticamente al pronti via. Un errore che ha messo la gara subito in salita ma gli azzurri non si sono mai scomposti. In difficoltà soprattutto i terzini, con Di Lorenzo apparso quello più in ritardo di condizione. L’ex Empoli tra i peggiori; male in occasione del gol nerazzurro ma non bene nel corso della gara, con la porzione destra difensiva azzurra praticamente terra di conquista quasi perenne per l’Inter, prima con Young (che andava espulso alla mezz’ora) poi con Biraghi. In affanno anche il centrocampo, soprattutto con Zielinski ed Elmas, calciatori qualitativi ma spesso discontinui; croce e delizia per il Napoli, con l’Inter quasi sempre a vincere la sfida in quella zona. Se e quando decideranno di essere continui nella loro manovra, potranno allora diventare insuperabili. Impeccabile, invece, la difesa; Maksimovic e Koulibaly hanno alzato un muro invalicabile. Il serbo semplicemente perfetto, capace di prenderle tutte, sia di testa che di piede; un calciatore rinato sotto la gestione Gattuso, diventato titolare aggiunto di questa squadra. Sorprese dall’ex Torino e conferme dal senegalese, ritornato ai fasti di un tempo, almeno per quanto visto stasera. KK si è occupato di Lukaku in primis ed ha guidato la difesa con ordine, da leader consumato. I giganti dietro, i “piccoletti” davanti; l’arma del Napoli di Gattuso anche a distanza di tre mesi dall’ultima volta. L’intesa Insigne-Mertens è quella mai dimenticata dai tifosi partenopei (a proposito, molti erano fuori lo stadio a festeggiare i fuochi d’artificio la qualificazione alla finale), quasi come se i due avessero trascorso il lockdown insieme. Assist del primo e gol del secondo, l’intesa vincente pronta a deliziare ancora. Il tecnico dovrà ripartire da queste certezze in vista di mercoledì, quando la finale da dentro o fuori non si potrà sbagliare. Regalare un altro dispiacere al nemico Sarri rappresenterebbe la gioia più immensa per i supporters partenopei.  Chiosa finale obbligatoria. Nella semifinale di ieri tra Juve e Milan abbiamo visto un rosso sacrosanto a Rebic per colpo da kung fu su Bentancur. In pratica lo stesso fallo commesso due stagioni fa da Pjanic su Vecino durante Inter-Juve, la gara decisiva ai fini dello scudetto per i bianconeri ai danni del Napoli. Ebbene, stesso intervento, decisioni diverse prese dallo stesso arbitro Orsato di Schio. Forse, l’unica differenza, era nel colore della maglia dell’autore del fallo.

13 Giugno 2020 23:42 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno 2020 23:42
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