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SPORT

Casa Napoli: "Mercato da 8 per traguardi elevati. L'analisi reparto per reparto." di Giovanni Spinazzola

06 Ottobre 2020 13:59 —

Il mercato ha chiuso ieri i battenti ed è tempo di giudizi, di pagelle, di analizzare l’operato di Giuntoli e dei suoi collaboratori nella sessione più difficile che la storia ricordi, con pochi soldi e molto ingegno per provare a far quadrare i conti di bilanci sofferenti causa pandemia, con mancati introiti che hanno penalizzato tutto il mondo pallonaro. Ebbene, il Ds ha svolto un lavoro egregio, coadiuvato da Gattuso per un mercato a due teste che ha portato i rinforzi giusti nei settori da migliorare e potenziare. Andiamo, però, ad analizzare ruolo per ruolo la situazione attuale.

Difesa: è arrivato Rhamani, acquistato lo scorso gennaio dal Verona con una mossa geniale volta ad anticipare la concorrenza. È partito Luperto in prestito per accumulare minuti mentre è rimasto Maksimovic, con cui ora si avvieranno i discorsi per il rinnovo. Ma, soprattutto, non è partito Kalidou Koulibaly, colui che doveva essere il grande sacrificio sull’altare del bilancio. Il Manchester City non si è avvicinato minimamente alle richieste azzurre per il cartellino, preferendo spendere di più per altri due profili (Aké e Ruben Dias). De Laurentiis, quindi, ha optato per tenerlo, spinto anche dalla volontà del centrale di poter restare a Napoli senza problemi. E le prime due gare hanno raccontato di un KK tornato muraglia umana, saracinesca accanto a Manolas, un vero e proprio rinforzo per Gattuso. Unico neo? Manca una valida alternativa a Mario Rui; Reguilon sarebbe stato perfetto ma la difficoltà nel cedere Ghoulam ha impedito altri acquisti. Gattuso, però, potrà utilizzare Hysaj, in grande spolvero.

Centrocampo: è partito Allan, ormai fuori dal progetto Napoli da almeno un anno. Sono rimasti Demme e Lobotka, ma soprattutto Zielinski e Fabian Ruiz su cui si fonderà la qualità della linea mediana. Colpo da novanta l’arrivo di Bakayoko nell’ultimo giorno di mercato. Operazione impostata in 72 ore e chiusa con una velocità quasi sconosciuta per i colori azzurri. Prestito secco dal Chelsea, poi se ne riparlerà. Voluto da Gattuso, il mediano regala al centrocampo partenopeo qualità ma soprattutto quantità e dinamismo, oltre che muscoli e centimetri. Ringhio l’ha già avuto al Milan e già sa come utilizzarlo nel suo nuovo 4-2-3-1.

Esterni: è, forse, la nota stonata di questo mercato azzurro. Lasciato libero Callejon con troppa facilità, peraltro fuori luogo, lo spagnolo non è stato sostituito. Sarebbe stato opportuno rinnovargli il contratto e blindarlo in azzurro, anche per la sua fedeltà alla maglia azzurra. Invece è partito, al pari di Younes (all’Eintrach Francoforte) ed Ounas al Cagliari, nell’ultima ora di mercato (ceduto pure Ciciretti al Chievo). In rosa, ora, ve ne sono solo tre di ruolo; Insigne, Politano e Lozano. Segnali incoraggianti dal messicano, tolto dal mercato e rilanciato da Gattuso, con un impatto davvero devastante in questo inizio di stagione. In caso di emergenza Ringhio si dovrà inventare Elmas (uomo polivalente) oppure alzare Ghoulam o Malcuit (il francese, alla fine, non è stato più ceduto, forse proprio per essere utilizzato in questa posizione). 

Attacco: nel reparto avanzato è arrivato il colpo più esoso della storia del Napoli e di questo calciomercato italiano. Stiamo parlando, naturalmente, di Osimhen, ingaggiato per circa 80 milioni lo scorso agosto, anticipando tutto e tutti. Il nigeriano è attaccante rapido, con il fiuto del gol e regala profondità alla squadra oltre che il dialogo nello stretto. Ed il suo impatto – pur senza segnare – è già stato devastante con il campionato italiano. Il suo arrivo permetterà a Mertens di avere ancora più libertà nel nuovo modulo varato da Gattuso. Non solo il nigeriano, però, perché a Napoli è sbarcato anche Petagna, ingaggiato lo scorso gennaio. Il bomber regala caratteristiche differenti all’attacco azzurro. Ha fisicità, può agire da centroboa e fare “a spallate e cazzotti” con le difese avversarie. Una valida alternativa contro le difese arcigne, sfruttando anche la sua abilità aerea per i cross e calci piazzati. Il neo è rappresentato dagli esuberi. Fernando Llorente ha preferito restare a Napoli, non convinto dalla Sampdoria e con il ritorno all’Athletic Bilbao sfumato sul filo di lana. Lo spagnolo, per la sua esperienza e caratura internazionale, potrà anche tornare utile, sia in campo che a livello di spogliatoio. Situazione diversa per Milik; è arrivato al braccio di ferro, rifiutando Tottenham, Roma e Fiorentina per motivi differenti. Sedotto ed abbandonato dalla Juve, Arek resterà fuori squadra fino a gennaio, con il Napoli letteralmente imbufalito con lui dopo i numerosi “no”. Il club, ora, potrebbe anche riprendere la causa per danno d’immagine nei suoi confronti derivante dall’ammutinamento.

Un mercato, dunque, davvero ottimo, che colloca il Napoli tra le più brillanti in Italia. Voto alto, tra il 7,5 e l’8 con Gattuso che ha davvero una squadra in grado di poter ambire verso traguardi elevati. Sembra scontata la zona Champions; i partenopei, ne siamo certi, potranno lottare per lo scudetto e l’Europa League, entrambe alla portata del club.

06 Ottobre 2020 13:59 - Ultimo aggiornamento: 06 Ottobre 2020 13:59
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