Casa Napoli: "De Laurentiis Show" di Giovanni Spinazzola

“L’obiettivo è far quadrare i conti e tornare in Champions League” ma anche “nessun incedibile” se dovesse arrivare l’offerta giusta e potrebbe non bastare una sola cessione considerato il monte ingaggi da 154 milioni, ma anche il colloquio con Insigne per il rinnovo dopo l’Europeo, in ritiro. Questi, in soldoni, i passi più importanti della conferenza stampa fiume tenuta dal Presidente Aurelio De Laurentiis dopo circa cinque mesi di silenzio stampa. La lingua si è sciolta tutta una volta, e tantissimi i temi affrontati dal patron, compresa la decisione di voler autoprodurre le magliette insieme ad Armani, con tanto di conferenza congiunta prevista con lo stilista. I tifosi, naturalmente, sono andati in allarme. ADL è stato chiaro, vuole ridurre i costi, abbassare il monte ingaggi, proporrà i tagli degli stipendi ai calciatori e ciò può anche prevedere dolorosi addii, una sorta di ridimensionamento, una riduzione della qualità. Se Spalletti è “l’uomo giusto per il Napoli”, di certo il tecnico non può fare miracoli. Se la rosa attuale regala garanzie discrete, con solo qualche puntello per completarla, il cedere alcuni elementi di certo non è di grande auspicio in vista del futuro, considerato come le rivali si stiano rinforzando e siano attive sul mercato. Sarà un’estate rovente, una campagna acquisti modello “lacrime e sangue” di montiana memoria ed i tifosi hanno le mani nei capelli (almeno quelli che ce l’hanno ancora). A leggere i commenti – già durante la diretta fiume – i supporters non hanno gradito le parole del patron, forse perché consapevoli che non si vincerà con questa politica. D’altronde si punta a tornare in Champions, non a vincere il campionato o altro. Più chiaro di così, si muore. Resta ora solo da capire come sarà il Napoli che verrà, quali elementi perderà con il giudizio finale a fine mercato. Promosso o bocciato il patron? Con queste premesse, anche solo arrivare alla sufficienza appare un miraggio.