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CRONACA

Multinazionale del lusso versa 187 milioni di euro al fisco italiano dopo un maxi accertamento della Guardia di Finanza

01 Aprile 2022 14:11 —

La Procura della Repubblica di Milano ha delegato i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano all'esecuzione di articolate indagini finalizzate a comprovare l'esistenza e l'operatività in Italia della stabile organizzazione occulta di una società di diritto elvetico, operante come polo commerciale e distributivo all'interno di un noto Gruppo multinazionale, leader nel settore del lusso e proprietario di importanti brand della moda.

Inizialmente le investigazioni avevano consentito di delineare l'operatività in Italia di una Divisione di tale società elvetica, incaricata della produzione e distribuzione in tutto il mondo di beni recanti un noto brand italiano del lusso, nonché di un'ulteriore consociata, anch'essa di diritto svizzero, quest'ultima titolare dal 2012 dei diritti di sfruttamento del medesimo marchio nazionale, in qualità di lntellectual Property Owner, di cui parimenti è stata riscontrata l'operatività in Italia tramite una stabile organizzazione non dichiarata.

I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di raccogliere gli elementi probatori idonei a dimostrare che le primarie funzioni aziendali della succitata Divisione della principale impresa estera oggetto di indagini (Dirigenziale , Commerciale, Marketing, Merchandising, Produzione, Licensing e Creative) erano state prevalentemente esercitate a Milano, da personale operativo presso le consociate italiane del gruppo multinazionale di appartenenza.

Di contro, in territorio svizzero, la stessa società, al pari della seconda consociata elvetica, aveva svolto funzioni ausiliarie allo sviluppo del business aziendale (come logistica, magazzino e customer service), da ciò derivando che entrambe erano qualificabili al più come Limited Risk Distributorovvero operatori economici connotati da un ridotto rischio di impresa, le cui attività giustificano il conseguimento di limitati margini reddituali.

Inoltre, all'esito delle investigazioni è stato possibile rilevare che la principale consociata estera aveva conseguito in territorio elvetico un ingente risparmio d'imposta conseguente alla stipula di un tax ruling con l'Amministrazione fiscale svizzera che ha determinato un notevole abbattimento (dal 50 al 70 per cento) delle imposte Cantonali, Federali e Comunali, ottenendo un fax rate effettivo medio pari al 7,87%.

Le indagini penali hanno consentito di ricostruire la reale operatività sul territorio italiano delle due consociate estere, favorendo così la rideterminazione del reddito imponibile non dichiarato e delle imposte evase in Italia, sulla base delle più recenti pratiche internazionali elaborate in sede OCSE, che prevedono la valorizzazione delle concrete funzioni svolte, dei rischi assunti e degli asset utilizzati.

A seguito delle indagini il gruppo multinazionale ha così definito la propria posizione con il Fisco italiano, mediante accertamento con adesione, versando nelle casse dell'Erario la somma di 186.778.639 Euro a titolo di maggiori imposte dovute, sanzioni e interessi.

01 Aprile 2022 14:11 - Ultimo aggiornamento: 01 Aprile 2022 14:11
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