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Napoli-Cremonese: 6-7. "Naufragio al Maradona" di Giovanni Spinazzola

18 Gennaio 2023 00:45 — Incredibile, una squadra inedita perde con l'ultima in classifica rimasta in 10.

È naufragio al Maradona, ed in tutti i sensi. La gara finisce sotto un vero e proprio nubifragio che si è abbattuto sulla città di Napoli, quasi come un cattivo presagio sull’esito finale della gara. D’altronde il meteo – che pure metteva a rischio la gara – ha tenuto fino all’inizio dei tempi supplementari; insomma, quanto bastava al Napoli per chiudere nei 90’ la pratica Cremonese, ultima in classifica in Serie A e con 40 punti in meno rispetto agli azzurri. Poi, però, si sono scatenati tuoni e fulmini e l’extra time – con annessi rigori – si sono giocati sotto una sorta di diluvio universale che ha inzuppato completamente giocatori ed arbitri. Ed il Napoli, in campo, ci ha messo del suo. Al netto di decisioni arbitrali di Maria Sole Ferrieri Caputi – poco lucida in alcune circostanze, manca forse un rigore per fallo su Gaetano e la sua direzione di gara ha lasciato perplessi nella gestione dei falli e dei cartellini, mentre decisamente meglio le assistenti Tiziani Trasciatti e Francesca Di Monte – la squadra partenopea ha meritato l’eliminazione dalla Coppa Italia. Non è sufficiente giocare solo parte del primo tempo per portarsi a casa il risultato, pur se di fronte hai l’ultima in classifica. Il Napoli, probabilmente, ha sottovalutato l’impegno e, ribaltata la sfida in appena 3’ con Juan Jesus e Simeone dopo lo svantaggio iniziale, si è seduto sugli allori. I cambi non hanno prodotto alcuna sortita positiva, poche le occasioni create nel primo tempo ed ancor di meno nella ripresa. Atteggiamento di sufficienza che Simeone e compagni hanno pagato caro, gettando al vento la possibilità di proseguire il cammino anche nella coppa nazionale, peraltro ampiamente alla portata. Una ripresa a tratti inguardabile ed anche la gestione è stata fallace, al netto degli errori personali, di Olivera e Bereszynski, fatali in occasione del 2-2. È mancata la gestione della gara dopo il vantaggio, ma anche e soprattutto il chiuderla il prima possibile, con il gol che avrebbe probabilmente tagliato le gambe all’avversario. L’ampio turn over optato da Spalletti, per un vero e proprio Napoli 2, mirava a dare spazio a chi ha giocato di meno fin qui, schierando al contempo una squadra più che competitiva, in grado di superare il turno. E qualche nota positiva si è vista, a partire da Gaetano in cabina di regia, sempre più a suo agio con il passare dei minuti, proprio come Zerbin, fino alla certezza Simeone. Il migliore in campo, però, è stato Elmas, in uno stato di forma davvero egregio. Da rivedere il terzino polacco, non ancora bene addentro gli schemi azzurri, così come i subentrati Zielinski ed Anguissa, ancora sottotono come nelle ultime uscite. L’eliminazione dalla Coppa Italia è la prima cocente delusione stagionale, ben di più rispetto alla sconfitta contro l’Inter del 4 gennaio. Il Napoli, ora, deve metabolizzare il colpo e soprattutto gettare tutte le sue energie sul campionato, in attesa della Champions League. Sabato si va a Salerno, altra formazione che ha cambiato tecnico (forse, perché nelle ultime ore è spuntata la clamorosa opzione di un ritorno di Nicola, ndr) per un derby che i granata giocheranno all’ossesso. È bene che il Napoli torni a giocare come sa, per riprendere la corsa in campionato e non riaprire i giochi.

18 Gennaio 2023 00:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2023 00:45
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