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MONDO ANIMALE

Competenze e responsabilità sulla tutela e la lotta al randagismo

03 Agosto 2022 15:22 —

In Italia la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono tutelati sul piano normativo fin dal 1991 con lo scopo di garantire sicurezza e benessere, riducendo i rischi, tra questi l’aumento smisurato delle popolazioni canine, feline e di altre specie. La legge quadro del 14 agosto 1991, n.281, enuncia: “Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.”

Con questo provvedimento legislativo si è compiuto un importante passo in avanti etico-culturale, poiché è stato sancito il diritto alla vita ed è stata vietata la soppressione di quegli animali vaganti sul territorio senza proprietario.

Negli ultimi anni, il quadro normativo si è ulteriormente arricchito di nuovi provvedimenti, quali l’accordo del 24 gennaio del 2013 tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le comunità montane in materia di identificazione e registrazione degli animali d’affezione, prevedendo adempimenti sia per le pubbliche amministrazioni che per i proprietari e i detentori di animali, sancendo l’obbligatorietà di microchippare i cani, mentre per i gatti e i conigli non è previsto l’obbligo.

Domenico Esposito

 

03 Agosto 2022 15:22 - Ultimo aggiornamento: 03 Agosto 2022 15:22
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