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MONDO ANIMALE

Il rapporto uomo animale nel mondo antico

27 Febbraio 2023 13:52 —

Il rapporto uomo animale è sicuramente cambiato nei secoli, soprattutto nel mondo occidentale industrializzato. La cementificazione e la densità abitativa con agglomerati urbani sempre più grandi, il consumo di suolo destinato all’agricoltura, ma anche la diffusione di pesticidi, insetticidi e l’insieme delle tecniche di disinfestazione, hanno allontanato dagli ambienti urbani insetti e loro predatori.

Nel mondo antico questo fenomeno sarebbe stato percepito come una disastrosa calamità. Le città del mondo antico sono estremamente contigue alla campagna, alle foreste, ai boschi, da cui traevano grandi benefici. Oggi non sappiamo neanche da dove provengono i cibi che mangiamo. In antichità i contatti con gli ecosistemi naturali erano molto più costanti. Gli animali come: cavalli, asini, muli, buoi, pecore, maiali, cinghiali, oche, galline, donnole, topi, insetti, rettili, pulci costituiscono presenze consuete anche nelle aree urbanizzate.

Anche il rapporto con la messa a morte degli animali da carne è assai più articolato. A differenza di quanto avviene oggi, dove i mattatoi sono completamente rimossi, in antichità invece chiunque era destinato ad assistere all’uccisione di un bue o di una scrofa o di un pollo. Dalla vita all’uccisione, dalla macellazione al pezzo di carne imbandito sul vassoio avvenivano complesse procedure. La presenza dell’animale era decisiva in ogni settore, da quelli da lavoro e da trasporto, a quelli di affezione come cani e gatti. Anche dal punto di vista spirituale il rapporto uomo animale era più profondo: dalle vittime dei riti sacrificali alle cerimonie di purificazione. Esisteva il concetto di animale divinatorio, la cui osservazione costituisce uno dei principali veicoli di comunicazione con le divinità. Inoltre, vi erano organi e parti del corpo utilizzate per scopi curativi e afrodisiaci. Produzione di veleni, amuleti, preparati per la cosmesi, cibi e filtri magici. Gli animali sono presenti nelle credenze popolari, nelle superstizioni, nei proverbi, nelle favole, nei riti magici e in quelli sacri, nei miti, negli spettacoli, negli oracoli e persino nei sogni degli antichi.

Insomma un mondo sicuramente meno artificiale, scientifico e tecnologico, ma sicuramente più rispettoso della natura e degli equilibri naturali.

Domenico Esposito

27 Febbraio 2023 13:52 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2023 13:52
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