12 Dicembre 2025 - Aggiornato alle 22:30
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Benfica-Napoli: 2-0. "Europa indigesta" di Giovanni Spinazzola

11 Dicembre 2025 00:15 —

L’Europa sembra proprio indigesta al Napoli dove improvvisamente smarrisce le sue certezze andando in confusione. E’ capitato contro il Manchester City, contro il PSV Eindhoven e stasera contro il Benfica. Una prestazione decisamente insufficiente rispetto alle ultime partite, soprattutto quella giocata domenica contro la Juventus, e se il risultato alla fine è stato contenuto lo si deve anche ad almeno due parate di Milinkovic-Savic che hanno impedito al Benfica di dilagare. La prima all’11’ quando un contropiede dei portoghesi ha preso d’infilata tutta la difesa azzurra lasciando che Ivanovic si presentasse tutto solo davanti all’estremo difensore azzurro, la prodezza del serbo ha evitato la realizzazione. Passano sette minuti ed è il portiere azzurro che sbaglia un disimpegno regalando il pallone ad Aursnes in piena area ma il norvegese a porta spalancata sbaglia clamorosamente il tiro. Inizio disastroso dunque che sarebbe dovuto servire a scuotere la squadra ed invece il Napoli non riusciva a costruire un’azione degna di tal nome, non solo ma anche la difesa andava in grosse difficoltà facendosi sopraffare dalla velocità dei padroni di casa. Il Benfica non è uno squadrone è vero ma comunque è dotata di giocatori di buon livello tecnico che fanno del pressing e della velocità la propria arma letale. Sarebbe servito un Napoli tonico robusto sia sulla trequarti che a centrocampo ed invece la diga è subito saltata permettendo ai portoghesi di dilagare e impostare il gioco a loro piacimento. Al di là della stanchezza fisica e mentale accumulata nel match di domenica occorre anche dire che stasera più che mai si è fatta sentire particolarmente la precarietà con cui Conte è ormai costretto a convivere da alcune settimane. L’emergenza a centrocampo, in particolare stasera è apparsa evidente. Elmas e McTominay, con qualche apparizione del giovane e bravo Vergara, stanno tirando la carretta ed è chiaro che prima o poi ne avrebbero pagato le conseguenze e infatti contro un’avversaria veloce e aggressiva sono naufragati. Il Benfica ha costruito la sua partita proprio in mezzo al campo dove ha subito preso il dominio sovrastando lo scozzese e il macedone e da qui è andata in sofferenza tutto il Napoli. Sulla trequarti Di Lorenzo e Olivera non sono riusciti a supportare i centrocampisti e la loro diga, che era stata ben costruita, è ben presto letteralmente saltata. In queste condizioni è andata via anche la sicurezza e la padronanza dei propri mezzi e l’ansia, la confusione, hanno preso il sopravvento. La dimostrazione la si è avuta al 20’ quando su un cross in area un rimpallo di testa tra McTominay e un avversario ha spedito il pallone verso Milinkovic-Savic, Rios con una zampata ha bruciato i difensori e ha portato il Benfica in vantaggio. Il Napoli ha cercato di scuotersi con Neres, il migliore in campo tra gli azzurri. Il brasiliano con tre discese ha creato pericoli alla retroguardia avversaria. E’ stato il miglior momento della squadra di Conte di tutta la partita tant’è che prima Di Lorenzo e successivamente McTominay hanno sfiorato il palo con due colpi di testa. Poteva essere il preludio ad una ripresa di ben altro tenore tant’è che Conte ha operato subito due cambi facendo entrare Politano e Spinazzola al posto di Beukema e Olivera ed infatti entrambi hanno dato un po' di vivacità al gioco della squadra ma è durato poco perché al 49’ il Benfica raddoppiava sfruttando ancora una volta il predominio del suo centrocampo dove s’invola Rios vanamente inseguito da McTominay passaggio verso l’area azzurra dove Barreiro beffa con un tocco Rrahmani e Milinkovc-Savic realizzando il raddoppio. Una vera mazzata. E’ ancora Neres che cerca in tutti i modi di accorciare le distanze e con un gran tiro da fuori area impegna severamente Trubin. Nel finale però è stato ancora Milinkovic-Savic in due occasioni ad evitare una disfatta. Una sconfitta che comunque non pregiudica del tutto le possibilità del Napoli di qualificarsi per i play-off, ci sono ancora altre due partite da giocare ma le avversarie sono davvero ostiche. Copenaghen in Danimarca e Chelsea al Maradona.

11 Dicembre 2025 00:15 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2025 00:15
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