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SPORT

Braga-Napoli: 1-2. "La difesa è ancora un incubo" di Giovanni Spinazzola

20 Settembre 2023 23:51 —

Torna al successo il Napoli e lo fa espugnando il campo del Braga nella prima gara del girone di Champions League. Sortilegio sfatato? Beh diciamo che sono stati novanta minuti di chiaro e scuro. Gli azzurri sono scesi in campo con un buon piglio, favoriti anche dalla disposizione tattica dei padroni di casa che non si sono barricati nella propria area ma hanno affrontato la gara a viso aperto, dominando il primo tempo tanto da imprecare più alla sfortuna che altro. La squadra di Garcia ha chiuso i primi 45’ con un gran goal di Di Lorenzo ma se fosse andata negli spogliatoi con un bottino più pingue nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Un palo e una traversa colpiti da Osimhen, (al quale va di diritto l’Oscar della sfortuna n.d.r.), ma anche un goal fallito, sempre dal nigeriano, davanti al portiere da strapparsi i capelli sulla testa tanto più che l’episodio è avvenuto al 4’. Nel prosieguo ancora altri tentativi che potevano concludersi diversamente. Queste le cose positive. Le negative invece parlano di un secondo tempo sofferto, in particolar modo negli ultimi venti minuti, con il Braga che spingeva per arrivare al pareggio e gli azzurri che si limitavano a contenere gli assalti avversari cercando di partire in contropiede e una difesa che non riesce a trovare la sua quadratura. Si lasciano spazi agli attaccanti avversari liberi di andare al tiro in area e sono situazioni che vanno assolutamente affrontate. La rete del pareggio ad esempio è venuto da un colpo di testa di Bruma libero di farlo da una marcatura troppo leggera di Juan Jesus per non parlare del palo colpito da Pizzi all’ultimo secondo dopo una serpentina che ha lasciato secco sempre il brasiliano. Ora, è vero che la partita di Rrahmani è durata dieci minuti, con la speranza che non sia nulla di serio, sostituito da Ostigard ma è altrettanto vero che gli errori vengono da posizioni sbagliate che lasciano gli attaccanti avversari di far male. A proposito negli ultimi 5’ si è finalmente visto l’oggetto misterioso Natan che ha fatto il suo esordio ma è chiaro che nessuna valutazione si può dare per quei pochi minuti sul campo. A dar manforte al reparto difensivo ci sono stati i rientri di Osimhen e il sacrificio di Lobotka ma se non si rivedono bene i meccanismi lì dietro ogni partita diventa un incubo. A ciò poi vanno anche aggiunti le opache prestazioni di Kvaratskhelia e di Anguissa. I due sembrano lontani parenti di quelli ammirati lo scorso anno e si spera solo che siano non ancora al top dalla migliore condizione fisica. Tra le note positive va segnalata anche la reazione avuta dalla squadra dopo il pareggio. Zielinski si è addossato, come aveva fatto con il Genoa, il peso della responsabilità di dare più incisività al reparto offensivo e dopo aver sfiorato la rete con un diagonale che ha attraversato l’intera porta custodita da Matheus, a 3’ dalla fine ha fatto partire un cross molto forte che è diventato un proiettile su cui si è avventato Niakate trafiggendo il proprio portiere e regalando al Napoli quest’importantissimo successo vitale soprattutto sul piano del morale e del proseguimento nel girone di Champions.

 

20 Settembre 2023 23:51 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre 2023 23:51
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