Il Milan ai quarti di finale, con ogni probabilità l’Inter in una eventuale semifinale. L’urna di Nyon ha emesso il suo verdetto e sarà un percorso autoctono per gli azzurri che dovranno sfidare squadre che già conoscono a memoria. Un’arma a doppio taglio, perché se da un lato gli azzurri conoscono a menadito gli avversari, è altrettanto vero il contrario, con le italiani che tendono sempre a chiudersi ed a spezzare il gioco mettendo in difficoltà la squadra tecnica. Sarà un aprile da vivere tutto d’un fiato, perché la sfida con i rossoneri, complice l’incontro in campionato del 2 aprile, andrà in scena per ben tre volte a stretto giro di posta. L’11 o 12 aprile la gara di andata, sette giorni dopo quella di ritorno, con gli azzurri che al Maradona si giocheranno l’accesso alla semifinale, davanti al suo pubblico. Un piccolo vantaggio, anche se le gare europee fanno storia a sé e nulla può essere sottovalutato. Escluse le grandi big, un percorso almeno sulla carta alla portata di Osimhen e compagni, tant’è che i bookmakers si sono già messi all’opera; crollata la quota del Napoli per la vittoria finale della competizione, addirittura al pari di Bayern Monaco e Manchester City. Una fiducia che gli azzurri si sono guadagnati sul campo, a suon di prestazioni abbaglianti e vittorie esaltanti. Ed ora la grande occasione di essere la favorita di fronte ad un club che di Champions League ne ha vinte sette.
Ma che Milan si dovrà aspettare il Napoli? Pioli ha rivoluzionato la squadra, solida difensivamente con il 3-4-2-1 che vede Giroud terminale offensivo supportato da Leao e Brahim Diaz. Tonali e Bennacer in mediana con Theo Hernandez e Calabria a tutta fascia. Davanti a Maignan – uno dei punti di forza dei rossoneri – Tomori, Thiaw e Kalulu, con piccole variazioni sul tema.