17 Gennaio 2025 - Aggiornato alle 02:44
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Genoa-Napoli: 1-2. "Gara al cardiopalmo" di Giovanni Spinazzola

21 Dicembre 2024 22:40 —

Meret regala i tre punti al Napoli sul campo di Marassi in una partita che dopo i primi 45’ sembrava doversi chiudere in una goleada per gli azzurri. Sembra un controsenso ma sul campo le cose sono andate proprio in questo modo. Primo tempo scintillante, con Di Lorenzo e compagni a dettare legge nel gioco e nelle occasioni. Genoa annichilito quasi rassegnato alla netta ed indiscutibile supremazia degli azzurri. Antonio Conte recupera in extremis Kvaratskhelia schierando però fin dal primo minuto Neres relegando il georgiano in panchina, mentre da fiducia a Juan Jesus al posto dell’infortunato Buongiorno. Ebbene è proprio il brasiliano l’autentica star del primo tempo con le sue giocate in velocità e tocchi da palati fini. Sul lato opposto Politano fa dannare i suoi marcatori incapaci di frenarlo ed è proprio dal piede dell’esterno destro che al 5’ parte il primo squillo del match. Un cross preciso su cui s’avventa Lukaku di testa ma l’attaccante belga sfortunatamente colpisce in pieno la traversa. A centrocampo dominio assoluto degli azzurri con Lobotka a dettare legge coadiuvato da McTominay mentre Anguissa si vede di più dalla trequarti in avanti e con il suo gioco asfissiante e il suo ritmo fa andare in tilt la difesa genoana. Neres-Anguissa, già, e sono proprio loro due al 15’ che fanno saltare l’equilibrio della partita. Il brasiliano si produce in una delle sue ubriacanti azioni in velocità arriva sul fondo cross in area e il camerunense infila Leali di testa. I padroni di casa accusano il colpo e il Napoli insiste senza rischiare nulla. Di Lorenzo si spinge avanti dando una mano a Politano, Rrahmani e Juan Jesus controllano le sporadiche iniziative genoane. Nell’aria si avverte la sensazione che gli azzurri possano raddoppiare da un momento all’altro, ed infatti al 22’ su calcio di punizione Lobotka fa spiovere in area un pallone che viene colpito di testa da Rrahmani in mischia e finisce alle spalle di Leali. I padroni di casa cercano di reagire ma i partenopei dominano la scena e al 36’ confezionano anche il tris con McTominay ma il goal viene annullato per fuorigioco di Politano. Si va al riposo con il doppio vantaggio e con la sensazione di vedere in campo un Napoli efficace, brillante e fantasioso anche nel gioco. Tutto facile? Niente affatto perché nei secondi 45’ avviene la metamorfosi. La squadra di Vieira diventa più aggressiva e come d’incanto gli azzurri s’intimoriscono e qui entra in ballo Meret. Al 46’ deve volare su una conclusione da fuori area di Pinamonti ma quattro minuti più tardi deve capitolare su tiro da distanza ravvicinata sempre dell’attaccante rossoblù, agevolato dall’amnesia di Juan Jesus e Olivera che invece di andare a chiudere sull’avversario restano fermi dinanzi al proprio portiere, a far che? A questo punto la partita cambia completamente volto. Lobotka arretra il suo baricentro, McTominay s’industria a dare una mano al suo compagno di reparto sulla trequarti cercando di far ripartire l’azione del Napoli e anche Di Lorenzo e Politano cominciano a preoccuparsi più della zona difensiva che offensiva. Fatto sta che il Napoli comincia a soffrire e le barricate in area diventano frequenti. Neres fa quello che può mentre Lukaku si eclissa. Al 64’ sale nuovamente alla ribalta l’estremo difensore azzurro con un gran volo a deviare una conclusione di Badelj.  Conte cerca di scuotere la squadra sostituendo Neres con Kvaratskhelia e lo spento Lukaku con Simeone. Il georgiano si fa subito vedere con un’azione personale che viene sventata in angolo e pochi minuti dopo è Politano che si produce in una discesa in velocità supera un paio di avversari e dal limite dell’area fa partire un tiro a giro che sfiora la traversa. Sono due sussulti perché il Genoa riprende a tambureggiare e ogni traversone in area è un pericolo con i difensori azzurri superati sistematicamente dai rossoblù. Ah quanto manca Buongiorno! Vieira tenta il tutto e per tutto pur di arrivare al pareggio e fa entrare Mario Balotelli che appena entrato colpisce il palo servito da un tocco di Pinamonti, ormai immarcabile per i difensori centrali azzurri. Il tiro dell’estroso e talentuoso attaccante genoano si stampa sul palo ma si ha la sensazione che sia stato toccato con la punta delle dita da Meret. Finale incandescente ed è ancora l’estremo difensore azzurro che si produce, a nostro avviso nella parata più difficile. Il pallone filtra tra un nugolo di gambe e gli piomba davanti d’istinto vola e devia in angolo evitando la beffa. Il fischio finale dopo 5’ di recupero è una liberazione per tutti, allenatore, giocatori e tifosi che hanno dovuto soffrire fino alla fine per gioire di un successo che a metà match era largamente in pugno. Ed ora via libera a struffoli, roccocò, panettoni, pandori e spumanti per un Natale sereno.

 

21 Dicembre 2024 22:40 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre 2024 22:40
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