Alle 22,53 La Penna fischia tre volte, il Napoli per la quarta volta nella sua storia conquista il titolo di campione d’Italia e la città si trasforma nella serata di Capodanno o Piedigrotta, fate voi. Fuochi d’artificio strade invase, Piazza Plebiscito gremita tanto che la sicurezza deve chiuderla per raggiunto limite di persone presenti. Ma diciamocelo francamente chi di voi cari lettori avrebbe scommesso venti centesimi (i cinque sono stati eliminati da tempo) non diciamo quest’estate nel corso del ritiro ma subito dopo la pesante sconfitta subita a Verona sul successo in questo campionato? Crediamo nessuno. Questo titolo va in gran parte merito di Antonio Conte. Dopo un anno sabbatico il presidente De Laurentiis è riuscito a convincerlo a portarlo a Napoli e lui si è messo subito al lavoro con tutto il suo staff stravolgendo letteralmente la mentalità dei giocatori rimasti aggiungendo quelli che ha fortemente voluto e non lo hanno tradito. Uno su tutti, Scott McTominay, ha dato la dimostrazione di essere un fuoriclasse. Anche in questa magica serata ha giocato una partita strepitosa e non solo per la rete da incorniciare e passare alla storia del calcio ma anche per il suo contributo a centrocampo e in difesa a dare una mano sulle azioni da fermo. L’allenatore leccese è stato chiaro fin dall’inizio “il nostro obbiettivo è classificarci tra le prime quattro e tornare in Champions League”. Questo è stato il leit motiv dell’intera stagione ma grazie all’incessante e certosino lavoro blindata la difesa con Buongiorno e Rrahmani la squadra da quel passo falso ha inanellato una serie di risultati positivi che l’hanno portata ad issarsi in testa alla classifica e da quel momento è stato duello tra il Napoli e l’Inter fino all’ultima partita di stasera. Un cammino strepitoso, invidiabile che ha stupito tutti. Certo il gioco non è stato spettacolare, molte partite sono state vinte con sofferenze ma gli scudetti si vincono anche così. Contro il Cagliari serviva solo ed esclusivamente la vittoria e la squadra è entrata in campo con grande determinazione sfiorando il vantaggio al 5’ con un gran diagonale di Raspadori. Sullo slancio il Napoli confezionava altre quattro occasioni con Spinazzola, Di Lorenzo, Rrahmani e Lukaku, ma niente da fare i rossoblù riuscivano in qualche modo a cavarsela. La squadra di Nicola, come aveva promesso, ha affrontato la partita con aggressività chiudendosi nella propria area e cercando il colpaccio in contropiede. Intanto l’Inter andava in vantaggio sul Como ma dalla panchina non veniva dato ai giocatori in campo nessuna notizia. Insomma il Napoli premeva ma il goal non arrivava finchè…. Finchè sulla ribalta saliva il fuoriclasse vale a dire quel giocatore, quell’atleta capace con quel tocco in più rispetto agli altri di capovolgere una partita, un evento sportivo. Correva il 42’ e dalla destra Politano spediva nell’area rossoblù un cross sul pallone si avventava Scott McTominay che con una spettacolare rovesciata sboccava il risultato. Bolgia sugli spalti del Maradona. Nella ripresa il Napoli andava a caccia del raddoppio e lo trovava al 63’ quando un lungo lancio di Rrahmani raggiungeva Lukaku a centrocampo, il belga si liberava del suo marcatore filava verso la porta rossoblù e dopo aver mandato a vuoto un difensore infilava la porta del Cagliari. Da questo momento in poi in campo solo ed esclusivamente gli azzurri che con Neres, per due volte e con Lukaku sfiorava la terza rete. E poi il trionfo ampiamente meritato. Ed ora da domani si comincerà a pensare alla prossima stagione, si fanno già grandi nomi: De Bruyne, David, ma è fondamentale la permanenza di Antonio. Resta qui Antonio!