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Napoli-Juventus: 5-1. "Notte fantastica al Maradona" di Giovanni Spinazzola

13 Gennaio 2023 23:59 —

Uno spettacolo! Un autentico puro spettacolo quello visto stasera al Diego Armando Maradona finito tra cori balli e occhi che luccicano. La Juventus che veniva da una serie positiva di otto partite che l’aveva portata al secondo posto della classifica che aveva recuperato Chiesa, Di Maria e Bremer è uscita da Fuorigrotta sconfitta, umiliata, annichilita. La sconfitta con l’Inter si sperava fosse solo dovuta ad un carico ancora pesante nelle gambe dei ragazzi azzurri che avevano in pratica ricominciato il precampionato ebbene quell’ipotesi è stata confermata dai fatti. Contro la Sampdoria si erano già visti segnali di quel ritrovato ritmo che era stato devastante per gli avversari nella prima parte del campionato e contro la Juve si è avuto una conferma che la squadra sta tornando su quei livelli. C’è ancora un po' di lavoro da fare. Nel primo tempo ad esempio qualche errore in fase di impostazione di Anguissa, qualche defaillance nella velocità delle idee e qualche amnesia in difesa hanno fatto il gioco dei bianconeri permettendoli di diventare pericolosi, ma sostanzialmente il Napoli ha ritrovato brio, fantasia, carattere che sono letteralmente esplosi nella seconda frazione di gioco. La Juventus gonfiata dal vento in poppa di addetti ai lavori, tifosi dell’area Nord e settentrionale italiana e anche, diciamocelo francamente, da social e critica pensava di venire a Napoli e rimettere in gioco la classifica ed invece è stata letteralmente spazzata via senza pietà dalla velocità di gioco e dal cinismo dei ragazzi di Spalletti. Kvaratskhelia, che aveva già fatto notare progressi martedì stasera è stato un vero incubo per Danilo che non è riuscito a fermarlo in nessun modo. Splendida la rete del raddoppio ma altrettanto splendido il cross al bacio sulla testa di Osimehn per la quarta rete. Il nigeriano poi è stato uno tsunami per il reparto arretrato della squadra di Allegri non solo per le reti realizzate ma per la quantità di gioco svolto. Ha catturato palloni a centrocampo permettendo alla squadra di risalire e diventare micidiale, ha svariato sulla fascia creando sovrapposizioni con i suoi avversari che non sapevano più come diavolo fare a fermarlo tant’è che sulla quarta rete abbiamo intravisto nei loro occhi il terrore e la rassegnazione di quanto stava accadendo loro. Ha ripreso a macinare gioco come un frullatore anche il centrocampo con un Lobotka tonico e preciso ben coaudiuvato da Zielinski, e da Anguissa entrambi non ancora al top ma più tonici e lucidi di quanto non lo siano stati contro l’Inter. In particolare il camerunese è cresciuto molto nella seconda frazione di gioco giganteggiando con Lobotka. Nel reparto arretrato un paio di battute a vuoto le ha avute Rrahmani consentendo a Di Maria di rendersi pericoloso con un gran tiro da fuori che ha scheggiato la traversa ed un’entrata in area che stava, all’ultimo secondo di recupero, involontariamente causando un’autorete. Si è però fatto perdonare con il gran terzo goal e una prestazione che per il resto è stata molto positiva. Ha ragione Spalletti quando diceva che ha bisogno solo di giocare ed infatti migliora sempre di più. Al suo fianco Kim, al di là dell’errore che ha favorito l’argentino nella rete del 2-1, è stato impeccabile ergendosi come un muro nella difesa azzurra. Spalletti ha schierato la formazione tipo con Rrahmani e Kim al centro della difesa, Mario Rui sulla sinistra, il capitano a destra, centrocampo formato da Lobotka, Anguissa e Zielinski sulle ali Politano e Kvaratskhelia, Osimhen al centro dell’attacco. Primo squillo è del Napoli al 13’ con Osimhen che pescato in area non riesce bene a controllare il pallone e tiro che va sull’esterno della rete. Un minuto dopo arriva il vantaggio con una gran bella giocata corale palla a Kvaratskhelia in area, gran rovesciata respinge il portiere della Juve ma sul pallone s’avventa Osimhen che segna. E’ un Napoli tonico anche se pecca di qualche imprecisione. La Juve cerca di reagire e al 21’ errore di Rrahmani a centrocampo palla a Di Maria che da fuori area sferra un gran tiro che picchia sull’incrocio dei pali e va fuori. Scampato il pericolo gli azzurri riprendono a macinare gioco e al 38’ Osimhen in contrasto su Bremer in area bianconera gli ruba palla serve dalla parte opposta Kvaratskhelia che in diagonale non perdona. A questo punto basterebbe ai ragazzi di Spalletti giocare con attenzione per andare al riposo sul doppio vantaggio ed invece al 41’ serie di rimpalli in area azzurra la palla passa sotto le gambe di Kim, fino a quel punto perfetto, finisce a Di Maria che in diagonale trafigge Meret. Una rete un po' regalata ma non è finita perché all’ultimo dei due minuti di recupero un cross in area azzurra viene intercettato in spaccata da Rrahmani il pallone va verso la porta e ci vuole un gran tuffo di Meret a sventare il pareggio. Un brivido sui supporters azzurri che hanno gremito il Maradona. Nell’intervallo il tecnico azzurro deve rinunciare a Politano, spina nel fianco sulla fascia destra della difesa juventina, ed immette Elmas. Il rito del Napoli è incalzante. Al 53’ Osimhen scappa sulla fascia entra in area tira nonostante è defilato e Szczesny devia in angolo. Sul corner il pallone attraversa tutta l’area bianconera finisce sulla parte opposta e Rrhmani ben appostato non ci pensa due volte a volo spara una bordata che finisce in rete. La Juventus accusa il colpo e gli azzurri salgono in cattedra. Al 55’ Osimhen cattura il pallone entra in area ma il tiro è sballato. Trascorrono solo nove minuti con il Napoli che sfreccia dappertutto ed ecco la quarta rete. Kvaratskhelia fugge via ma viene fermato, sul tentativo di rilancio si avventa Mario Rui come un falco entra in possesso della sfera serve di nuovo il georgiano che pennella un cross sulla testa di Osimhen che la mette dentro. La Juventus non esiste più, cerca una qualche reazione ma è inerme e al 71’ becca anche il quinto goal con un azione cominciata da Olivera che serve Di Lorenzo sulla tre quarti, pronto passaggio per Elmas che si beve il proprio avversario entra in area e realizza con un tocco disperato di Danilo. La partita in pratica finisce qui con il trionfo degli azzurri, una vittoria contro l’acerrima nemica che viene cacciata indietro nella classifica ma con i prossimi impegni, a cominciare da martedì contro la Cremonese,  da affrontare. La stagione è ancora lunga ed occorrerà il Napoli di stasera per superarli tutti.

 

13 Gennaio 2023 23:59 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2023 23:59
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