Meret 6,5: Due belle parate su Rodrygo nel primo tempo e su una conclusione di Vinicius in area. E’ sfortunatissimo sulla rete di Valverde il pallone gli carambola sulla testa ed entra. Non ha colpe sulle altre due segnature del Real
Di Lorenzo 6: La disattenzione difensiva sulla rete del vantaggio madrileno macchia una partita giocata con la consueta incisività
Ostigard 6,5: Realizza di testa il vantaggio degli azzurri in difesa è un gladiatore e sfiora all’ultimo secondo il pareggio con un tiro che viene neutralizzato con un guizzo da Arrizabalaga.
Natan 6,5: Tutti gli occhi erano puntati su di lui alla vera prova del nove e l’ha superata pienamente chiudendo gli spazi in area e andando sull’anticipo.
Olivera 6: Gioca bene sull’anticipo si fa vedere spesso in attacco, un po' impreciso nei cross verso l’area avversaria.
(Dall’ 88’ Mario Rui s.v.)
Anguissa 6: Una roccia a centrocampo a spezzare le trame offensive dei blancos. Si fa sfuggire Bellingham e cerca di rincorrerlo nell’azione del raddoppio ma l’inglese è inarrestabile.
(Dall’88’ Simeone s.v.)
Lobotka 6,5: Una trottola in campo. Orchestra le trame offensive e ripiega a dare manforte alla difesa, mai un suggerimento sbagliato.
(dall’88’ Cajuste s.v.)
Zielinski 7: S’incarica di battere il rigore e lo realizza e va vicino alla doppietta personale in due occasioni sfiorando i pali della porta ospite.
(Dal 75’ Raspadori s.v.)
Politano 7,5: Scatenato sulla destra diventa subito un incubo per la difesa madrilena. Pennella un preciso cross per la testa di Osimhen nel finale del primo tempo che costringe l’estremo difensore spagnolo ad una gran parata per evitare la capitolazione. Esce tra gli applausi.
(Dal 69’ Elmas 5,5: Garcia lo fa entrare al posto di un esausto Politano ma non riesce a dare quella spinta che il tecnico si attendeva)
Osimhen 6,5: Crea i presupposti del rigore con una penetrazione su cui Nacho Fernandez commette fallo di mano. Nel finale del primo tempo solo un gran tuffo di Arrizabalaga gli nega il goal su colpo di testa.
Kvaratskhelia 6,5: E’ stata l’altra spina nel fianco della difesa ospite con le sue serpentine, ha saltato spesso l’uomo creando il panico nella retroguardia. Unico neo ha insistito un po' troppo nel dribbling anche in occasioni in cui avrebbe potuto gestire meglio il pallone dialogando con i compagni.