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Napoli-Sporting: 2-1. "KDB e Hojlund stellari" di Giovanni Spinazzola

01 Ottobre 2025 23:32 —

Primo successo del Napoli in questa Champions League dal nuovo format. Gli azzurri al Maradona hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di uno Sporting Lisbona per nulla facile da affrontare. Una squadra tosta, coriacea, ben impostata sulla propria trequarti e pronta a ripartire con fraseggi molto precisi. Chiaro quindi che scoprirsi troppo poteva essere letale e dall’altro lato trovare spazi per infilarsi nella loro area era davvero arduo. Conte stasera rispetto alla sciagurata partita contro i rossoneri ha schierato Beukema al fianco di Juan Jesus con Spinazzola sull’esterno al posto dello squalificato Di Lorenzo e Gutierrez sulla fascia opposta. Un reparto difensivo che ha offerto subito ben altre garanzie rispetto alla gara contro il Milan. L’olandese ha confermato le sue qualità di centrale di grande affidamento giocando con molta concentrazione e precisione e della sua presenza se n’è giovato Juan Jesus che gioca con un rendimento decisamente diverso quando ha al suo fianco un compagno capace di dargli tranquillità. Il rientrante Spinazzola ha giocato una partita maiuscola correndo senza fermarsi un attimo sulla fascia sia a bloccare il suo diretto avversario sia a sostenere l’azione di attacco. In pratica ha sostituito Politano che stasera, con la fascia di capitano al braccio, ha dovuto vedersela con un osso davvero duro che gli ha impedito con le buone e anche con le cattive di essere ficcante come sempre. L’ex romanista già al 4’ ha concluso la sua sgroppata con un cross sul quale McTominay è stato anticipato da un difensore, stessa scena più tardi, al 14’, e stavolta è stato Hojlund che non è riuscito a finalizzare l’azione. Da questo momento il Napoli ha preso il dominio del campo ma con un avversario disposto in quel modo non era facile trovare sbocchi per gli attaccanti e il fraseggio al limite dell’area portoghese vedeva sfumarsi per l’anticipo o l’intervento preciso dei difensori. In questa fase gli azzurri hanno impresso poco ritmo e questo ha anche favorito lo Sporting nel rintuzzare le trame offensive ben orchestrate da Lobotka e Anguissa che a centrocampo hanno giocato con grande intensità e precisione. Insomma solo una gran giocata o un colpo fortuito avrebbe potuto sbloccare il risultato. Al 36’ ecco la magia. De Bruyne, finora molto discusso per non essere riuscito ad esprimere le sue qualità con relative polemiche sul suo gesto dopo la sua sostituzione durante la partita con il Milan, catturava il pallone al limite dell’area azzurra, toccava ad Anguissa che glielo restituiva, partiva in progressione, saltava due avversari e lanciava lungo verso Hojlund. Il danese che non aspettava altro, nonostante avesse addosso il coriaceo difensore portoghese, agganciava il pallone, partiva come un razzo verso Silva e lo trafiggeva. Ecco cos’è capace di fare quest’immenso fuoriclasse e i tifosi del Maradona finalmente potevano lustrarsi gli occhi. Al 41’ Politano lanciato in contropiede finalmente si liberava del suo marcatore, dalla destra si accentrava e faceva partire un bolide che l’estremo difensore biancoverde con la punta delle dita deviava in angolo. E’ stato l’unico sprazzo felice dell’esterno azzurro perché al 60’ nel tentativo dello Sporting di pareggiare in un’affollatissima area azzurra agganciava Araujo e lo atterrava. Rigore che Suarez trasformava. Tutto da rifare. Nove minuti dopo Conte faceva uscire Politano e McTominay, non particolarmente brillante nonostante abbia comunque giocato con generosità e tenacia, e faceva entrare Neres e Lang per dare più velocità alle azioni di attacco. Entrambi però non sono stati all’altezza del compito. Ora se Neres lo conosciamo e comunque domenica contro il Milan è stato efficace anche se sfortunato, Lang sta diventando un vero oggetto misterioso. Finora non ha dato nessuna dimostrazione delle sue qualità e anche contro lo Sporting è parso un calciatore anemico. Sarà che ancora deve adattarsi? Lo sperano tutti. Così come tutti sperano che De Bruyne continui a disegnare perle in campo e al 79’ dalla sinistra faceva partire un cross talmente calibrato e radiocomandato che finiva sulla testa di Hojlund che anticipando il portiere firmava il raddoppio. Nel finale assedio arrembante dello Sporting alla ricerca del pareggio e a pochi secondi dal fischio finale c’è voluta una prodezza di Milinkovic-Savic per portare a casa questa prima preziosa vittoria in Champions.


 

01 Ottobre 2025 23:32 - Ultimo aggiornamento: 01 Ottobre 2025 23:32
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