Una doppietta di McTominay consente al Napoli di superare il Torino e issarsi da solo in vetta alla classifica con tre punti di vantaggio sull’Inter fermata dalla Roma. Non è stata una bella partita sul piano spettacolare. Gli azzurri una volta sbloccato il risultato con un rapido tocco in area granata dello scozzese su passaggio di Anguissa ha addormentato la partita limitandosi al controllo del pallone. Scarne le note di cronaca, appena due le occasioni nel primo tempo per la squadra di Conte ed una nella ripresa mentre la squadra di Vanoli si è resa pericolosa solo al 15’ quando su calcio d’angolo e susseguente mischia in area il pallone è finito sui piedi di Adams davanti a Meret ma la conclusione vola alto sulla traversa. Dominio totale nel possesso del pallone quasi come se fossero queste le consegne, già perché a differenza di altre occasioni, Di Lorenzo e compagni hanno presidiato il proprio territorio facendo girare a vuoto gli avversari. Lobotka e Anguissa hanno tolto spazio e aria ai centrocampisti avversari, Politano sulla destra ha dato filo da torcere al proprio marcatore preoccupandosi nel contempo di dare spessore al reparto centrale dando una mano anche a quello difensivo. Nel reparto arretrato hanno fatto buona guardia Rrahmani e il rientrante Buongiorno fino all’ultimo in dubbio. L’impiego dell’ex torinista è stata la classica margherita che Antonio Conte ha avuto tra le mani in tutta la settimana. La situazione degli effettivi con l’infortunio di Juan Jesus, ormai fuori gioco fino al termine della stagione, è diventata delicata. Davanti a Meret sono rimasti solo Rrahmani e Buongiorno ed è diventato quanto mai importante saper gestire le condizioni fisiche dell’ex granata. E’ vero ci sarebbe Rafa Marin, che ha fatto un buon esordio nell’ultima partita, ma di fronte ad avversari che hanno attaccanti pericolosi Conte vorrebbe una copertura di maggior spessore e affidabilità. Cosicchè per tutta la settimana si è vociferato di un impiego di Olivera al centro della difesa che ha già coperto con buoni risultati questo ruolo con la Nazionale uruguaiana, alla presentazione delle liste ecco la sorpresa della presenza di Buongiorno. Ebbene tutto bene fino al 64’ quando, a seguito di uno scatto sulla fascia, il centrale azzurro si boccava e chiedeva il cambio e ala suo posto entrava Rafa Marin che se l’è cavata brillantemente. Ecco il punto infortuni. Alla fine del campionato mancano ora quattro partite ma l’infermeria è di nuovo in fibrillazione. Al 58’ è toccato ad Anguissa uscire dal campo toccato duro sul fianco e all’86’ era Lobotka a doversi arrendere lasciando il terreno di gioco a Gilmour. Con il già citato Juan Jesus e con Neres che ne avrà ancora per qualche settimana il numero degli “abili” si restringe sempre più. A conti fatti resta questo il vero grosso problema del Napoli. Tornando alla partita Conte, già alle prese con le rogne di cui abbiamo accennato, ha dovuto far buon viso a cattivo gioco quando ha saputo in mattinata che Raspadori è stato colto da un attacco influenzale. Andava in fumo anche la potenzialità offensiva che aveva immaginato e che ha dato i suoi frutti in altri match ripiegando su Spinazzola sulla fascia sinistra. Ebbene l’ex romanista ha disputato una gara eccellente spingendo molto mettendo in crisi la difesa granata. In siffatta situazione Conte deve aver ordinato ai suoi una gestione della partita senza rischiare molto con un palleggio pulito, serrato senza fronzoli tenendo ferma la propria posizione in campo ed è quello che i suoi allievi hanno fatto con molta sapienza. Un copione che però per dare concretezza ha bisogno di un fuoriclasse e il Napoli ne è in possesso, si chiama Scott McTominay. Abbiamo già avuto modo di focalizzare le sue qualità e contro il Torino ne ha ancora dato una dimostrazione. E’ stato lui a matare i granata con due tocchi spietati che non hanno dato scampo alla difesa ospite. Al 7’ su passaggio di Anguissa in piena area a seguito di una verticalizzazione del capitano Di Lorenzo e al 42’ quando su un altro traversone di Politano dalla destra ha bruciato tutti i difensori infilando Milinkovic Savic. Due gesti tecnici rapidi che fanno parte dell’immenso bagaglio tecnico di questo giocatore. Un giocatore che non solo è spietato come finalizzatore ma si vede in ogni zona del campo e quando c’è da stringere i denti diventa prezioso anche in difesa. Il Napoli avrebbe potuto anche calare il tris al 62’ quando su un cross di Spinazzola Billing di testa ha colpito la traversa. Una serata dunque sfruttata al meglio, ed ora occorreranno nervi saldi e massima concentrazione per coronare il sogno.