Ancora un pareggio, il secondo consecutivo, per il Napoli. Se tuttavia la Roma era riuscita a strappare il punto nei minuti di recupero contro l’Udinese la squadra azzurra ha fatto molta fatica ad impostare il gioco sia a centrocampo che in attacco. Una partita nata con negativi presagi, già perché nella rifinitura Spinazzola ha lamentato un infortunio costringendo Conte a mandare a carte quarantotto tutte le sue idee. Problemi di numeri ma anche di qualità perché sulla fascia sinistra sono venuti a mancare all’improvviso ben due giocatori di vitale importanza. All’infortunato Olivera, ancora alle prese con il recupero, si è aggiunto anche quello dell’ex romanista che aveva dimostrato di saper ovviare all’assenza dell’uruguaiano con bravura ed efficienza tant’è che il gioco non ne ha risentito cosicchè Antonio Conte si è visto costretto a dover utilizzare Mazzocchi in quel ruolo. E’ chiaro che tutta la catena di sinistra se n’è andata completamente a farsi benedire vuoi perché il ragazzo di Barra ha mostrato i suoi evidenti limiti creando disagio al reparto difensivo. Thauvin ci ha subito sguazzato come voleva tant’è che al 2’ Meret ha subito scaldato i suoi guantoni volando su un tiro angolato. La pressione dell’Udine con i tagli in area azzurra che Mazzocchi non riusciva a coprire ha creato grosse preoccupazioni anche in quei giocatori come Juan Jesus non apparso lucido e preciso, ed è stato infatti proprio lui qualche minuto dopo il vantaggio azzurro a regalare all’Udinese il pareggio. Un pallone innocuo in area controllato dal brasiliano e Meret che faceva segno di lasciarglielo senza che nessun avversario facesse pressione. Chissà cosa diavolo gli sarà passato per la testa al centrale azzurro, fatto sta che invece di far intervenire il proprio portiere ha preferito calciare male verso Mazzocchi e l’esterno azzurro ci ha messo il suo sparacchiando il pallone preda immediatamente di Ekkelenkamp che si è fiondato in area e ha lasciato partire un diagonale su cui stavolta l’estremo difensore azzurro non ha potuto far nulla. Agghiacciante! Detto questo nel primo tempo il Napoli, vista l’inconsistenza della spinta in attacco sulla sinistra, dove oltre ad uno spaesato Mazzocchi si aggiungeva anche un'altra prova opaca di Neres, provava a spostare l’asse del suo gioco sulla destra ed è stato da lì che la squadra di Conte ha creato i maggiori grattacapi alla difesa ospite. Al 6’ l’esterno azzurro con un’azione in velocità entrava in area e tirava un gran diagonale deviato da Sava in angolo e al 23’ era ancora Politano che sfiorava il palo con un tiro insidioso preludio al vantaggio azzurro. Angolo battuto sempre dall’esterno azzurro incornata di McTominay e Sava era superato. Nonostante tutto dunque la partita si era messa sui giusti binari anche se però c’era da soffrire sia per le difficoltà che abbiamo accennato sopra sia per la pressione di una buona Udinese venuta a giocare la sua partita tant’è che a cinque minuti dal riposo il clamoroso pasticcio che ha regalato il pareggio. Nella ripresa il Napoli ha cercato di spingere per raddoppiare ma Politano, costretto ad un forsennato su e giù nella corsia di destra, ha cominciato ad accusare la stanchezza e Di Lorenzo si è dovuto preoccupare di chiudere maggiormente gli spazi in difesa. La manovra è quindi diventata farraginosa e sterile. Lobotka nonostante il suo girovagare per il campo non è stato brillante ma non è neanche colpa sua perché non ha avuto l’appoggio necessario dai suoi compagni in primis Anguissa. Il camerunense, apparso un po' calante contro i giallorossi, ha confermato quest’impressione lasciando giocare un po' troppo i centrocampisti bianconeri che hanno avuto modo di innestare i propri schemi. Conte ha provato a mettere in campo forze fresche facendo entrare Ngonge per lo stremato Politano, Raspadori per lo spento Anguissa e Simeone per un grigio Lukaku, ma le mosse non hanno sortito gli effetti sperati e alla fine è arrivato questo punto che è da vedere mezzo vuoto anziché mezzo pieno. Lo sguardo ora però è rivolto alla prossima settimana soprattutto per verificare le condizioni fisiche degli infortunati, se la situazione sarà la stessa ci sarà davvero di che preoccuparsi.