Una partita giocata con sudore, con tenacia con temperamento ed alla fine sono arrivati tre punti d’oro che permettono al Napoli di riconquistare la vetta della classifica affiancando l’Atalanta e superando l’Inter che dalla sua ha una partita da recuperare. Un match sulla carta di non eccessive difficoltà ma proprio per questo rognoso dalle insidie nascoste. Conte, approfittando anche delle non perfette condizioni di salute di Politano, ha presentato in campo il duo che tutti attendevano: Neres – Kvaratskhelia. Ebbene entrambi sono stati una spina nel fianco della difesa nero-verde solo che il georgiano è mancato nelle conclusioni. Un paio deboli, altre finite lontano dai pali. Il brasiliano, invece, ha dato sfoggio di tutta la sua classe superando puntualmente in velocità il proprio avversario spedendo una infinità di palloni nell’area avversaria su cui però i difensori sistematicamente hanno sventato la minaccia. Ecco questo è il punto focale del match di oggi letteralmente dominato dagli azzurri incapaci però di capitalizzare al massimo le occasioni. E’ vero che Lukaku ha sbagliato un rigore nel primo tempo ed è altrettanto vero che Stankovic ha fatto il fenomeno neutralizzando almeno tre grosse occasioni ma è altrettanto vero che quando gli azzurri si sono presentati in area le conclusioni o sono state troppo frettolose o imprecise. C’è voluta una prodezza tecnica di Neres che ha agganciato al volo un pallone deviato dalla difesa ha fatto partire un cross velenoso verso l’area veneziana, rimpallato il pallone è finito tra i piedi di Raspadori che ha trafitto il bravo portiere avversario. L’allenatore dovrà lavorare anche su quest’aspetto, soprattutto sul piazzamento degli attaccanti perché ogni qualvolta parte un cross o un traversone non c’è mai nessuno pronto a raccogliere l’invito facendo svanire l’occasione. Neres in tutta la partita, ma soprattutto nel secondo tempo ne ha scaricati un’infinità nell’area neroverde ma sono stati tutti preda dei difensori avversari. Il Venezia tra l’altro non si è chiuso nella propria area rinunciando a giocare, anzi ha cercato di pressare a centrocampo tentando di ostacolare le manovre d’attacco azzurre ma la superiorità tecnica degli azzurri ha impedito loro di rendersi pericolosi. Meret è dovuto intervenire solo al 19’, quando la difesa azzurra si è fatta trovare impreparata e Yeboah si è trovato a concludere liberamente, minaccia sventata con un intervento d’istinto e provvidenziale, e al 62’ su calcio d’angolo battuto direttamente verso la porta che non ha colto di sorpresa l’estremo difensore azzurro. E’ anche vero, come abbiamo accennato, che la partita avrebbe potuto avere un altro svolgimento se Lukaku non si fosse fatto respingere da Stankovic un rigore solare su una bella combinazione Anguissa-Olivera il cui tiro veniva fermato dal braccio di un difensore, ma era destino che si dovesse soffrire fino a 10’ dalla fine. Una parentesi va fatta per l’attaccante belga. I suoi miglioramenti sono evidenti sia nel districarsi dalla marcatura dei controllori, sia nel dialogo con i suoi compagni ed occorre dire che in questo pomeriggio non è stato molto fortunato. Al di là del rigore sbagliato, ha impegnato severamente Stankovic in almeno un altro paio di occasioni tant’è che all’65’ l’estremo difensore serbo è stato aiutato anche dal palo e al 91’ si è prodotto in un’azione personale che ha infiammato il Maradona. Partito dalla trequarti ha seminato un paio di difensori si è presentato in area veneziana ma è stato fermato da tre avversari. In questo caso fosse stato un po' meno egoista avrebbe passato il pallone a Neres solo in mezzo all’area e la partita poteva anche chiudersi definitivamente. Evidentemente ha cercato di riscattarsi dall’errore sul dischetto e va perdonato. Questo 2024 chiude dunque in bellezza dopo che la prima parte è stato horribilis. Il Napoli è lì in vetta sia pure in condominio e si affollano le varie voci di mercato che parlano di altri rinforzi, ma di quest’aspetto ne parleremo più in là, intanto alziamo i calici e brindiamo tutti al nuovo anno.