"Quella di sabato 21 settembre è indubbiamente una gara ad altissimo rischio e non certo per colpa del civilissimo pubblico torinese, che deve essere assolutamente tutelato".
Così scrive TuttoJuve, il sito di riferimento (!) – mica tanto poi – dei tifosi della Juve. Un caso singolare che alcuni colleghi stiano già provando ad alzare l’asticella della tensione, preparando la benzina da gettare sul fuoco (con quello che costa, poi).
Probabilmente i passi falsi dei bianconeri e le vittorie in serie del Napoli di Antonio Conte iniziano a destare preoccupazione a Torino e dintorni. Magari la Juve vincerà sabato, dominando pure, chi può dirlo. Ma sembra proprio che la paura si sia impossessata come uno spauracchio brutto e cattivo da mandare via. Come? Beh, innanzitutto provando a togliere a Lukaku e compagni i tifosi. Nemmeno un inedito da quelle parti, con il Questore sempre fin troppo attento a questi dettagli, ligio nel vietare la trasferta ai partenopei ed un po’ meno attento a quanto accade nella sua città, in termini di ordine pubblico e non solo.
E stavolta è stato addirittura sollecitato ad intervenire quanto prima, per proteggere – citiamo testualmente ripetendoci – il “civilissimo pubblico torinese, che deve essere assolutamente tutelato”. Eh sì, proprio così. E vi assicuriamo che non state leggendo Lercio (fenomenale, peraltro) tantomeno stiamo scrivendo un testo per “Scherzi a parte”.
I colleghi torinesi invocano i comportamenti dei tifosi azzurri ieri alla Domus Arena (ma gli scontri sono iniziati dai cagliaritani che non hanno gradito uno striscione) ed evidenziano il “A caccia di pecore” esposto dai tifosi partenopei dalla nave al momento dello sbarco a Cagliari.
Uno striscione assolutamente deprecabile, che va censurato senza sé e senza ma. Peccato, però, che i “civilissimi” tifosi della Juve da anni siano impegnati sempre, in tutti gli stadi (anche quando la squadra bianconera non gioca contro il Napoli quindi) in cori di discriminazione territoriale ancora più spregevoli.
Si inneggia al Vesuvio che possa esplodere quanto prima, quindi ad una catastrofe che distruggerebbe una città che ha un patrimonio artistico e culturale che a Torino certamente invidiano, ma anche a migliaia e migliaia di vittime. Di certo non proprio un bell’esempio di educazione civica. Senza dimenticare come la tifoseria bianconera si macchia spesso anche di razzismo. Capiamo che spesso è più comodo guardare in casa altrui, ma focalizzarsi prima sui problemi interni è sempre un’idea brillante e la soluzione migliore.