L’on. Francesco Borrelli (Verdi-Sinistra) e Aldo Di Giacomo (segretario generale S.PP.) terranno lunedì 11 settembre alle ore 10,30 davanti al carcere Poggioreale-Napoli una conferenza stampa congiunta sulla situazione delle carceri campane, in particolare sulla situazione della diffusione di droga.
“Come denunciamo da tempo le carceri campane sono grandi piazze di spaccio di droga - almeno 3 kg la settimana con un giro di affari di una decina di milioni d’euro l’anno – ’Amministrazione Penitenziaria, Ministero, l Parlamento, a negli istituti campani siamo proprio come a Scampia-Napoli, ai comuni vesuviani e casertani dove la camorra gestisce i traffici più consistenti di droga del Paese. È un giro che – afferma Di Giacomo – ved in particolare ai detenuti in permesso lavoro che fanno la spola i familiari dei detenuti far entrare la droga (che ovviamente costa di più dai normali listini) oppure pagare direttamente i clan per la fornitura in cella di stupefacenti o utilizzando i detenuti più deboli e ricattabili. Sono invece gli uomini dei cl che si servono di telefonini per il più comodo spaccio di droga dentro e fuori il carcere e per ordini agli uomini sui territori Così la detenzione del capo clan che dovrebbe rappresentare la fine della “carriera criminale” non solo si trasforma in continuazione ma cementifica i rapporti con detenuti e alimenta l’economia criminale necessaria specie per sostenere le famiglie dei detenuti. Ovviamente – continua il segretario del S.PP. – questo avviene perché la domanda di stupefacenti è alta: la presenza di detenuti classificati tossicodipendenti già all’ingresso in tutta Italia è di circa 18mila (poco meno del 30% del totale) per i quali il cosiddetto “programma a scalare” con la somministrazione di metadone ha dato risultati molto scarsi. Non a caso la recidività di reato per questi detenuti, una volta fuori, è altissima. A questi si deve aggiungere che tre detenuti su 10 sono solo spacciatori e non consumatori”.