17 Gennaio 2025 - Aggiornato alle 01:46
CRONACA

Napoli: Dottorato “Honoris Causa” al Re di Spagna Felipe VI. La cerimonia al San Carlo con il Presidente Mattarella

13 Dicembre 2024 00:26 —

Senza la Spagna non si può comprendere Napoli e senza l’Italia, e concretamente Napoli, non è possibile comprendere la Spagna”.

Uno dei passi forse più significativi di Sua Maestà Felipe VI, Re di Spagna nel discorso pronunciato in occasione del Dottorato “Honoris Causa” conferitogli dall’Università Federico II di Napoli. Un premio che assume maggior significato per il sovrano essendo l’Ateneo partenopeo il primo non spagnolo ad insignirlo di tale riconoscimento.

Una cerimonia che è rientrata tra la moltitudine di iniziative che l’Università ha organizzato in questo memorabile 2024 per festeggiare gli 800 anni di storia.

“Questo Ateneo – ha poi proseguito il Re – è una istituzione di fondazione reale e da oggi entrerà a far parte dei miei ricordi più duraturi”. Organizzazione impeccabile da parte dell’Ateneo che ha scelto il teatro di San Carlo come “casa” per quest’evento, per un fil rouge che collega Napoli e la Federico II alla Spagna.

In un teatro gremito ed alla presenza anche della Regina Letizia di Spagna e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con figlia, è stato ovviamente il Magnifico Rettore Prof. Matteo Lorito a fare gli onori di casa.

“Lei entra a far parte della Comunità dei federiciani illustri, che include importanti figure storiche come Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno, Gian Battista Vico e ben tre Presidenti della Repubblica italiana” ha ricordato il Rettore che nel suo intervento ha ricordato come l’Ateneo sia stato – e lo è ancora – come figura dominante nel rapporto che lega Napoli alla Spagna. D’altronde la Federico II “è stata la prima istituita da uno Stato sovrano nel mondo occidentale e per lungo tempo è stata l’unica del Regno di Napoli, contribuendo in maniera determinante a selezionare e formare i ceti dirigenti del Mezzogiorno d’Italia”.

Un ruolo che non ha mai smesso, considerato come a tutt’oggi sia più di un punto di riferimento, come rivelano i numeri: 30 sedi, 80mila studenti ed oltre 5000 dipendenti, di cui 3200 professori.

Il rapporto con la Spagna “si è consolidato ne XV secolo con l’arrivo di Alfonso d’Aragona” ed ancora oggi “l’Ateneo ha circa 30 accordi di collaborazione con università ed Enti di ricerca spagnoli” per uno scambio culturale che pone quasi le fondamenta della relazione così forte tra Napoli ed il popolo spagnolo. Sul palco, accanto al Magnifico Rettore ed al Re di Spagna, anche il Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, la Dott.ssa Dora Gambardella la Prof. Enrica Amaturo, la coordinatrice del Dottorato in Scienze Sociali. E la Dott.ssa Gambardella ha ricordato l’importanza del “confronto, dello scambio e della cooperazione tra gruppi di ricerca che sono attivi e soddisfacenti tra Italia e Spagna” e della collaborazione con l’Università di Salamanca per la valorizzazione dei big data per il policy making.  

Giovanni Spinazzola

13 Dicembre 2024 00:26 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre 2024 00:26
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