Nella mattinata odierna, presso il Palazzo di Governo, si è svolto il convegno dedicato al tema “Obblighi, doveri e diritti degli Amministratori Comunali: Il confine tra discrezionalità e arbitrio” che si inquadra nel ciclo di iniziative culturali “Dialoghi in Prefettura”, promosse dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Particolarmente qualificati gli interventi nel corso del dibattito che ha preso il via con l’introduzione del Prefetto, il quale ha ringraziato i relatori e le Autorità presenti, evidenziando l’importanza di valorizzare il ruolo colloquiale e di scambio di idee su tematiche di interesse comune, condividendo le riflessioni e gli approfondimenti scaturenti dalla discussione.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, del Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi e del Senatore Francesco Silvestro, Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, il Prof. Francesco Lucrezi, Ordinario di Diritto romano e di Diritti dell'Antico Oriente Mediterraneo presso l'Università degli Studi di Salerno, ha dato lettura dell’intervento del Prof. Francesco Paolo Casavola, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, sul tema “Solidarietà ed Etica della responsabilità in una nuova fase della Repubblica”.
Nel contributo del Prof. Casavola è stata evidenziata la differenza tra etica della convinzione - del fare ciò che si crede giusto, l'etica dei singoli individui secondo una visione soggettiva – ed etica della responsabilità che, al contrario, è propria degli uomini che vivono nella comunità e che dosano egoismo e altruismo, interessi particolari e bene comune.
Il Prof. Casavola ha osservato che, nell’accezione weberiana di etica della responsabilità, invece, il fare è quello di cui siamo socialmente chiamati a rispondere e tale approccio, coniugato con il tema della solidarietà, risulterebbe il toccasana di tutti i nostri mali pubblici.
In quest’ottica - dunque - se ogni cittadino, rappresentante politico o delle istituzioni pubbliche, si comportasse secondo quanto atteso dal ruolo rivestito, forse il mondo sarebbe migliore.
L'etica della responsabilità significa adempiere, come si diceva un tempo, ai doveri del proprio stato. Corrisponde, quindi, alla prevedibilità dell'azione sociale nelle sue tipizzazioni convenute, sociologiche e giuridiche.
Ha altresì sottolineato che l'etica della responsabilità segue i mutamenti dei valori sociali, tra cui il solidarismo, che ben è riconosciuto dall'art. 2 della Costituzione che sancisce il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo e che richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
La nuova frontiera della solidarietà sta nel superare una rappresentazione dei gruppi sociali e delle attività economiche e dei ruoli che vi corrispondono, e di accentuare la interpersonalizzazione della relazione sociale in una più umana persuasione che "Tutti abbiamo bisogno di tutti".
L’avv. Luigi Maruotti, Presidente del Consiglio di Stato, è intervenuto sul tema “Discrezionalità e arbitrio nell’azione amministrativa” .
Ha evidenziato il forte impegno del Consiglio di Stato nell’attività volta a fornire una corretta interpretazione delle norme ed assicurarne omogeneità di applicazione, evitando disparità di trattamento, fornendo, su ogni settore dell’ordinamento pubblico, un contributo agli amministratori locali.
Ha altresì evidenziato che la cosiddetta “paura della firma” deve essere superata dalla consapevolezza che è sufficiente comportarsi secondo il dettato dell’art.54 della Costituzione che richiama i pubblici amministratori al dovere di agire con disciplina ed onore e che i criteri da seguire devono essere quelli del buon senso e del buon padre di famiglia.
In tale ottica, occorre agire anche nella consapevolezza che, nella nostra società, esiste una sperequazione tra classi sociali e che quelle privilegiate devono contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di quelle meno fortunate, al fine del miglioramento complessivo della società.
A conclusione dell’evento, il Prefetto ha sottolineato come, dai contributi della discussione odierna, sia emerso con chiarezza il significato dei concetti di etica della responsabilità e dell’esercizio corretto del potere pubblico.
La discrezionalità amministrativa degli amministratori locali deve essere applicata nella cornice della legalità perché, in tal modo, viene posta al centro della loro attività la collettività e il valore del solidarismo, particolarmente importante un un’epoca in cui l’io tende a prevalere sul noi.