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CRONACA

Napoli: “Obblighi, doveri e diritti degli Amministratori Comunali: Il confine tra discrezionalità e arbitrio”. Convegno in Prefettura

13 Settembre 2024 16:02 —

Nella mattinata odierna, presso il Palazzo di Governo, si è svolto il convegno dedicato al tema “Obblighi, doveri e diritti degli Amministratori Comunali: Il confine tra discrezionalità e arbitrio” che si inquadra nel ciclo di iniziative culturali “Dialoghi in Prefettura”, promosse dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari.

Particolarmente qualificati gli interventi nel corso del dibattito che ha preso il via con l’introduzione del Prefetto, il quale ha ringraziato i relatori e le Autorità presenti, evidenziando l’importanza di valorizzare il ruolo colloquiale e di scambio di idee su tematiche di interesse comune, condividendo le riflessioni e gli approfondimenti scaturenti dalla discussione.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, del Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi e del Senatore Francesco Silvestro, Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, il Prof. Francesco Lucrezi, Ordinario di Diritto romano e di Diritti dell'Antico Oriente Mediterraneo presso l'Università degli Studi di Salerno, ha dato lettura dell’intervento del Prof. Francesco Paolo Casavola, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, sul tema “Solidarietà ed Etica della responsabilità in una nuova fase della Repubblica”.

Nel contributo del Prof. Casavola è stata evidenziata la differenza tra etica della convinzione - del fare ciò che si crede giusto, l'etica dei singoli individui secondo una visione soggettiva – ed etica della responsabilità che, al contrario, è propria degli uomini che vivono nella comunità e che dosano egoismo e altruismo, interessi  particolari e  bene comune.

Il Prof. Casavola ha osservato che, nell’accezione weberiana di etica della responsabilità, invece, il fare è quello di cui siamo socialmente chiamati a rispondere e tale approccio, coniugato con il  tema  della solidarietà, risulterebbe il toccasana di tutti  i nostri mali pubblici.

In quest’ottica - dunque - se ogni   cittadino, rappresentante politico o delle istituzioni pubbliche, si comportasse secondo quanto atteso dal ruolo rivestito, forse il mondo sarebbe migliore.

L'etica della responsabilità significa adempiere, come si diceva un tempo, ai doveri del proprio stato. Corrisponde, quindi, alla prevedibilità dell'azione sociale nelle sue tipizzazioni convenute, sociologiche e giuridiche.

Ha altresì sottolineato che l'etica della responsabilità segue i mutamenti  dei  valori  sociali, tra cui  il solidarismo, che ben è riconosciuto dall'art.  2 della Costituzione che sancisce il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo e che richiede l'adempimento dei  doveri inderogabili di  solidarietà  politica, economica e sociale.

La  nuova  frontiera  della   solidarietà   sta  nel superare una  rappresentazione dei  gruppi  sociali e  delle attività economiche   e dei  ruoli che vi  corrispondono,  e di accentuare  la  interpersonalizzazione   della  relazione sociale in  una più umana  persuasione  che "Tutti  abbiamo bisogno di  tutti". 

L’avv. Luigi Maruotti, Presidente del Consiglio di Stato, è intervenuto sul tema “Discrezionalità e arbitrio nell’azione amministrativa” .

Ha evidenziato il forte impegno del Consiglio di Stato nell’attività volta a fornire una corretta interpretazione delle norme ed assicurarne omogeneità di applicazione, evitando disparità di trattamento, fornendo, su ogni settore dell’ordinamento pubblico, un contributo agli amministratori locali.

Ha altresì  evidenziato che la cosiddetta “paura della firma” deve essere superata dalla consapevolezza che è sufficiente comportarsi secondo il dettato dell’art.54 della Costituzione che richiama i pubblici amministratori al dovere di agire con disciplina ed onore e che i criteri da seguire devono essere quelli del buon senso e del buon padre di famiglia.

In tale ottica, occorre agire anche nella consapevolezza che, nella nostra società, esiste una sperequazione tra classi sociali e che quelle privilegiate devono contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di quelle meno fortunate, al fine del miglioramento complessivo della società.

A conclusione dell’evento, il Prefetto ha sottolineato come, dai contributi della discussione odierna, sia emerso con chiarezza il significato dei concetti di etica della responsabilità e dell’esercizio corretto del potere pubblico.

La discrezionalità amministrativa degli amministratori locali deve essere applicata nella cornice della legalità perché, in tal modo, viene posta al centro della loro attività la collettività e il valore del solidarismo, particolarmente importante un un’epoca in cui  l’io tende a prevalere sul noi.

13 Settembre 2024 16:02 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre 2024 16:02
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