Stamane l’Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, S.E.R. Mons. Andrea Bellandi, ha fatto visita alla Caserma Zanzur di Napoli, sede del Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza, dove ha affidato alla comunità militare e collocato nella Cappella una preziosa reliquia ex ossibus (1ª classe) di San Matteo Apostolo ed Evangelista, per la venerazione delle Fiamme Gialle.
Il Presule è stato accolto dal Comandante Interregionale per l’Italia Meridionale, Gen. C.A. Vito Augelli, e dal Comandante Regionale Campania, Gen. D. Alessandro Barbera. Durante la visita, ha guidato un momento di preghiera e riflessione su San Matteo, introdotto dal Cappellano Militare Don Claudio Mancusi. Era presente anche Mons. Nino Romano, Vicario Episcopale per la Guardia di Finanza e Cappellano del Comando Generale.
La reliquia proviene dalla Sacra Lipsanoteca (Ufficio per la Custodia delle Reliquie, ndr) del Duomo di Salerno, che conserva nella sua artistica cripta il corpo di San Matteo dal 1081, sottoposto a ricognizione canonica nel 1960. Nei Vangeli si narra che Matteo, prima pubblicano, fu chiamato da Gesù mentre si trovava a Cafarnao.
Il Martirologio Romano pone al 21 settembre la morte di San Matteo, riportando che evangelizzò l’Etiopia e vi subì il martirio. Al 6 maggio, lo stesso Martirologio colloca la traslazione del corpo del Santo dall’Etiopia a Salerno, passando per Paestum. Nel 954, il corpo di San Matteo era già custodito a Salerno, ma, a causa delle difficili condizioni dell’epoca, venne nascosto e cadde nell’oblio. Verso il 1080, fu ritrovato e collocato nell'attuale cripta del Duomo di Salerno, consacrata da Papa San Gregorio VII.
Una lettera che lo stesso Pontefice scrisse il 18 settembre 1080 all’Arcivescovo di Salerno, Alfano I, per congratularsi per il ritrovamento, rappresenta un documento storico di grande valore. Il 10 aprile 1934, con un documento a firma del Cardinale Eugenio Pacelli (futuro Papa Pio XII), Papa Pio XI accolse l’istanza avanzata dal Comandante Generale dell’epoca, proclamando San Matteo Patrono del Corpo della Guardia di Finanza. Nel corso della cerimonia, alla presenza di una significativa rappresentanza delle Fiamme Gialle campane e dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, Mons. Bellandi ha affidato all’intercessione di San Matteo l’operato del Corpo e ha sottoscritto il verbale di affidamento della reliquia.
Il Comandante Interregionale per l’Italia Meridionale, Gen. C.A. Vito Augelli, ha espresso sentimenti di profonda riconoscenza all’Arcivescovo Bellandi, evidenziando quanto, nell’Anno del Giubileo, questo segno rappresenti un motivo di onore e un forte senso di protezione spirituale per l'intera comunità campana.